Quando l'Italia mangiava in bianco e nero, film breve di repertorio di Andrea Gropplero di Troppenburg, prodotto da Istituto Luce-Cinecittà, è presente al Festival di Berlino nella sezione speciale Culinary Cinema, dedicata al cibo nelle sue diverse declinazioni.
Quando l'Italia mangiava in bianco e nero è un viaggio documentato e sorridente nella storia e nella filosofia concreta di un'eccellenza mondiale: la cucina italiana. Energia, convivialità, tradizione e sperimentazione. Ma anche educazione, emancipazione, e su tutto una ricetta per il buon vivere. Attraverso rare immagini del grande Archivio dell'Istituto Luce, un rapido e gustoso reportage tra piatti, cucine, testimonianze e gag di personalità dello spettacolo e della cultura. E una riflessione estemporanea sui cambiamenti negli ultimi 90 anni del concetto di alimentazione, sulla territorialità, sull'energia prodotta dal buon cibo. Con uno sguardo sui mutamenti stessi del Paese visti attraverso un osservatorio inusuale: la buona tavola.
Il film di Andrea Gropplero di Troppenburg è stato selezionato insieme ad altri 19 lavori (tra cui La ricotta di Pasolini e l'inedito Il segreto di Otello, documentario di Francesco Raniero Martinotti, che sarà presentato in anteprima mondiale al festival). In programma anche lo statunitense Chef's Table Massimo Bottura" di David Gelb, documentario sullo chef italiano proprietario dell'Osteria Francescana, ristorante premiato con tre stelle Michelin a Modena.