Se state leggendo questa notizia vuol dire che la fine del mondo non c'è stata. Pazienza, ne riparleremo alla prossima profezia. Nell'attesa, dalla redazione di Cinematografo.it, gli auguri più sinceri per l'anno che verrà. Ci piacerebbe fosse come lo aveva immaginato Lucio Dalla il 2013, un anno che "porterà una trasformazione (...) sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, ogni Cristo scenderà dalla croce anche gli uccelli faranno ritorno". Un anno che realizzi il meraviglioso sogno di un poeta, come lo è stato Dalla, lui che continua a cantare, crediamo, lassù.
O molto più prosaicamente un anno normale se la normalità, in questi pazzi giorni nostri, la si trova ormai dall'altra parte del mare, punto lontano dentro la possibilità di un ritorno.
O, se preferite, un anno senza retorica, un sano bagno di realtà. Il che non vuol dire necessariamente bagno di sangue. Una realtà normale, tranquilla, senza illusioni ma tanta immaginazione. Servono poeti e profeti di ogni giorno. E pazienza e lavoro. Parole nei fatti. E nessun anno "da favole". Un altro no. Non ve lo auguriamo. Più modestamente: basta che funzioni.