"Non è un film per bambini. Ci sono scene forti, botte, si racconta di un suicidio e si dicono un sacco di parolacce". L"avvertimento arriva dal leader di Elio e le storie tese e il film in questione è Terkel, cartoon danese in 3D presentato in anteprima al Future Film Festival di Bologna e in uscita nelle sale italiane all'inizio di aprile, distribuito in circa 100 copie dalla Moviemax in collaborazione con Officine Ubu e  Bo Casper Entertainment. Elio e i suoi compagni Faso, Cesareo e Tanica, fanno parte del cast di doppiatori italiani reclutati da Antonello Governale e composto, tra gli altri, anche da Claudio Bisio e Lella Costa. Il gruppo si è inoltre occupato dell"adattamento dei dialoghi e delle canzoni. Campione d"incassi in Danimarca, dove ha conquistato anche la critica, Terkel ha già fatto molto discutere in patria per i toni "politicamente scorretti" con i quali affronta un tema delicato: quello del bullismo. Protagonista è un ragazzino (il suo nome dà titolo al film) che frequenta la terza media e viene continuamente tormentato da due teppisti, Sten (doppiato da Tanica) e Saki (gli presta la voce Cesareo). Vittima dei due bulli è anche l"amica di Terkel, Doris, una cicciona bulimica e romantica che finirà col togliersi la vita.  Sullo sfondo si muovono una serie di strampalati personaggi: i genitori del protagonista, Beatrix (doppiata da Lella Costa), accanita fumatrice e tremendamente ansiosa, e Leon (Claudio Bisio), un uomo di poche parole la cui unica risposta è sempre "no", il suo migliore amico Jason (con la voce di Faso), sempre armato di spranga, e il professore Arnie (Elio) che è anche il loro maestro di musica. "Noi siamo da sempre impegnati in favore della tutela dei bambini " racconta Elio, ospite della manifestazione bolognese " anche quanto scriviamo le nostre canzoni ragioniamo sempre come se i nostri più grandi fan abbiano sette o otto anni. Per questo mi sento di dire ai genitori che se hanno bambini di quell"età allora non è il caso che li portino al cinema a vedere questo cartoon.Penso invece che i ragazzini più grandi, tra gli 11 e i 13 anni possano imparare molto da questo film d"animazione". Terkel "racconta cose che accadono da sempre " continua il cantante " ma che non sono mai state narrate in maniera tanto cruda". Elio difende anche la scelta di ricorrere a un linguaggio triviale:"E" quello che usano i giovanissimi " spiega " i nostri piccoli protagonisti sono molto incollati alla realtà di oggi". Si tratta comunque di una commedia e, chiariscono i quattro cantanti, non mancheranno le risate. Immancabile arriva anche una battuta ironica del gruppo: "Se dovessimo far doppiare uno dei personaggi a Berlusconi non avremmo dubbi, sarebbe uno dei due bulli".