È stata presentata oggi, al cinema Trevi di Roma, la rassegna promossa dalla Fondazione Ente dello Spettacolo L'Uomo di Rio. Adolfo Celi e i ragazzi tornati dal Brasile: omaggio alla figura del grande attore italiano e di altri autori che, come lui, hanno esportato il proprio talento artistico oltreoceano, lasciando un segno importante nella cinematografia del paese sudamericano.
La manifestazione avrà luogo in parallelo al Festival Internazionale del Film di Roma, suggellando il rapporto che, come hanno ricordato Dario E. Viganò, Presidente della Fondazione, e Francesca Via, Direttore Generale della kermesse, lega queste due realtà sin dalle passate edizioni. La rassegna intitolata a Celi offrirà l'occasione per approfondire alcuni temi portanti della terza edizione del Festival, come il Brasile, punto focale della sezione "Occhio sul mondo".
"Con l'Ente dello Spettacolo - dichiara poi Lucio Argano, Responsabile strategie e sviluppo della Fondazione Cinema per Roma - si sta costruendo un progetto più ampio", nell'ottica di un progressivo radicamento del Festival nel tessuto cittadino. Non a caso, anche gli eventi curati quest'anno nell'ambito della rassegna mirano a una forte presenza sul territorio, raggiunta grazie alla collaborazione con l'Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema). È in tre sale di questo circuito (Caravaggio, CineTeatro33 e Barbarigo), infatti, che si svolgeranno sia le proiezioni dei film di Celi e dei "ragazzi tornati dal Brasile", sia la mostra fotografica "Con gli occhi di un bambino": una raccolta di scatti realizzati dai giovani indios Yanomani per raccontare, dalla propria prospettiva, la vita nel cuore della foresta amazzonica. Una mostra in cui - come ha sottolineato Viganò - si offre uno sguardo "non tarato sul nostro mondo", capace di restituire la ricchezza di popoli e di terre spesso considerati più arretrati ma che, invece, costituiscono un incomparabile serbatoio di ispirazione artistica, da cui hanno attinto anche grandi personalità del cinema italiano come Adolfo Celi. Un autore che sarà raccontato, all'interno della rassegna, dal documentario realizzato da Leonardo Celi in occasione del ventennale della scomparsa del padre: "Sono molto contento che ci siano questi spazi, perché il mio lavoro è stato creato per tutti, non solo per gli addetti ai lavori ma anche per il pubblico e per la gente normale, che magari non è appassionata di cinema ma che potrebbe appassionarsi a questa storia" - ha dichiarato il giovane regista, intervenuto alla presentazione insieme alla madre, l'attrice Veronica Lazar, e alla sorella, che non hanno nascosto la loro commozione e il loro entusiasmo per questa retrospettiva dedicata ad uno dei volti più noti ma meno approfonditi del cinema italiano.
Accanto alla rassegna, infine, l'Ente dello Spettacolo, riproporrà la mostra itinerante "L'attimo neorealista. Fotogrammi 1941-1952", realizzata nel 2007 in collaborazione con il centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca Nazionale e ospitata quest'anno dall'Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma. Un evento che corona un ricco carnet, a cui va anche l'appoggio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, come ha ricordato il Delegato del settore cinema Claudio Maria Pascoli, anche lui presente oggi al Cinema Trevi.