"In chiusura della terza edizione del Festival Internazionale del Film di Roma desidero ringraziare il Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Gian Luigi Rondi ed il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno per il loro alto contributo alla riuscita dell'evento. La manifestazione ha avuto un notevole successo di critica e di pubblico e ha visto al suo interno importanti iniziative collegate al mondo del Cinema". Questa la nota con cui il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, ha commentato questa terza edizione del Festival di Roma.
"Nelle tre giornate degli Stati Generali del Cinema italiano - prosegue il Ministro - sono state poi approfondite fondamentali tematiche per lo sviluppo ed il rilancio dell'industria cinematografica, in particolare gli oltre 700 qualificati rappresentanti di tutta la filiera, si sono confrontati sulle nuove norme di incentivazione fiscale, l'attualità del diritto d'autore e il contrasto alla pirateria. Il Mercato internazionale del film è stata un'importante occasione d'incontro tra produttori e distributori che mancava nel nostro Paese. Sono stati oltre 600 gli accreditati e molti sono stati i film italiani venduti: un segnale positivo dopo mesi di difficoltà. Desidero inoltre ricordare la pregevole iniziativa dedicata al rapporto tra il mondo del cinema e quello dei libri dove registi, scrittori e ragazzi hanno analizzato il modo in cui parole e immagini si uniscono. Indiscusso protagonista di questa edizione è stato il cinema italiano a testimonianza del suo valore e della sua rinascita".
Il Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, Dario E. Viganò, riconosce inoltre alla vivacità delle sezioni collaterali, come "il focus sul Brasile organizzato da Occhio sul Mondo, il giusto contraltare per un concorso tutto sommato debole", ritrovando poi aspetti significativi "nella ricchezza delle iniziative sul territorio, come l'interessante rassegna L'uomo di Rio, incentrata sul periodo brasiliano di Adolfo Celi, artista mai ricordato quanto in realtà meriterebbe". Augurandosi poi uno sviluppo ancora maggiore per quello che riguarda il mercato, "quest'anno un po' penalizzato per l'assenza di star internazionali", Viganò plaude "la scelta strategica dell'organizzazione del Festival di aver ridotto il costo dei biglietti rispetto allo scorso anno, facilitando così al pubblico giovane l'accesso alle proiezioni".