Da oggi all'11 ottobre andranno in programmazione al Cinema Lumiere di Bologna 35 documentari e cortometraggi in concorso alla rassegna di cinema sociale "Terra di tutti" promossa da molti paesi e dalle ONG "Cospe" e "Gvc". Il filo conduttore dei film in concorso è la rappresentazione di forti storie di vita, caratterizzate dalla lotta per la sopravvivenza; storie di conflitti dimenticati o di emarginazione e povertà, il tutto espresse con particolare vigore e drammaticità. Tutti i film naturalmente sono a basso costo, girati in digitale: si va da Lampedusa al quartiere Pilastro di Bologna, dalla frontiera tra il Messico e gli U.S.A. alle città fantasma presso il lago d'Aral, dalle lotte dei contadini contro le multinazionali in India o nello Sri lanka alla Palestina. La direzione organizzativa fa sapere che da quest'anno il festival sarà arricchito da convegni, mostre e appuntamenti culturali questi ultimi in sinergia con la terza edizione di "La Terra nelle nostre mani", il festival della cooperazione internazionale organizzato dal coordinamento delle Ong emiliane Alle 20,30 di oggi dopo l'inaugurazione saranno proiettate tre pellicole, in concorso nella sessione Fortezza Europa: Come un uomo sulla terra di Andrea Segre (la dignitosa sofferenza di emigranti etiopi in fuga dal loro Paese e respinti verso il purgatorio libico), La Frontiera” di Lorenzo Galeazzi e Danilo Monte (gli sbarchi e il trattamento dei migranti riservato a Lampedusa) e Le Croci di Malta di Bucca ,Dimasi, Mastromatteo e Zamparelli, (la possibile avventura di integrazione o di carcere nella terra non proprio modello di accoglienza.)