(Cinematografo.it/Adnkronos) - “Fare il direttore della prossima edizione della festa del Cinema di Roma? Penso ai personaggi che si sono avvicendati, ai film che sono passati. Io sono stato disponibile il primo anno che e lo proposero, quando la festa sembrava avesse davanti un declino ineluttabile, sono stato disponibile l’anno scorso, quando c’era il Covid, non vedo perché non dovrei essere disponibile anche per il prossimo anno”. Lo afferma il direttore artistico della 16ma edizione della Festa del Cinema di Roma Antonio Monda, sollecitato dalle domande dei giornalisti a proposito dell’ipotesi di una sua conduzione della kermesse capitolina per il prossimo anno. Questo è il settimo anno consecutivo che vede Monda alla guida della manifestazione romana.

37mila 231 biglietti venduti, sale piene all’89%, 55mila 532 ingressi tra pubblico e accreditati. Sono solo alcuni dei numeri che decretano il grande successo della 16ma Festa del Cinema di Roma, che si conclude domani con la proiezione del film di chiusura dal cast stellare ‘Eternals’.  “Un successo che è per noi una grande soddisfazione -dice la presidente della Fondazione Cinema per Roma Laura Delli Colli- Un risultato fortissimo rispetto a quanto potevamo aspettarci, temevano la paura del ritorno nelle sale”.

326 proiezioni, 66 film, 23 paesi partecipanti (“Dalla Repubblica Sudafricana all’Arabia Saudita”, spiega il direttore artistico Antonio Monda), una quarantina di sale coinvolte. Confermato il budget iniziale di 4 milioni 165mila euro, mentre per la sicurezza dovuta all’emergenza Covid sono stati spesi 150mila euro, in linea con lo scorso anno. La Festa vola anche sui social e sui media: 900mila visualizzazioni per il sito, 956 articoli su quotidiani nazionali e locali e 7.141 articoli web.

La presenza di Sergio Mattarella la prima sera durante la proiezione inaugurale della Festa del Cinema “è stata certamente significativa contro la paura di tornare nelle sale”. Lo afferma il direttore artistico della manifestazione romana commentando l’alta percentuale di riempimento delle sale registrata dalla kermesse. Monda ha raccontato poi un aneddoto inedito avvenuto dietro le quinte della prima serata. “Il presidente nel backstage mi ha detto ‘vengo per due motivi’: per dare uno stimolo a tutti di tornare al cinema ma anche per la stima che ho per la festa del cinema”. La lunghissima ovazione che ha avuto in sala ha sicuramente aiutato, ed è stata il lancio migliore”. Se questa Festa “è stata un vaccino contro la paura, sono felice”, aggiunge Laura Delli Colli.

In questa edizione “abbiamo sentito le istituzioni più vicine e abbiamo avuto anche qualche  sorpresa: è venuto il ministro Franceschini, il presidente Zingaretti, oggi avremo la presidente del Senato Casellati, e ieri a sorpresa il nuovo sindaco Gualtieri è venuto a vedere Carlo Verdone, e ci ha fatto molto piacere”. Lo afferma la presidente della Fondazione Cinema per Roma Laura Delli Colli durante la conferenza stampa di chiusura della 16ma edizione della Festa del Cinema di Roma. Carlo Verdone ha presentato alla kermesse la serie tv ‘Vita da Carlo’, in cui il protagonista -interpretato dallo stesso attore romano- viene candidato a sindaco di Roma.

“Una festa caratterizzata da alcuni dati, e il primo è sicuramente la varietà dell’offerta. Ad esempio ho portato scrittori a parlare di cinema, come Zadie Smith. Ma la varietà è stata anche nelle scelte dei film, dall’Albania all’Arabia Saudita”. Lo afferma il direttore artistico Antonio Monda alla conferenza stampa di consuntivo della 16ma edizione della Festa del Cinema di Roma.

 

“L’altro dato importante -spiega Monda- sono gli incontri ravvicinati. Non che non esistano negli altri festival, ma noi ne facciamo 15, non due o tre come avviene nelle altre manifestazioni”.  E la cosa che il direttore artistico tiene maggiormente a sottolineare “è che nessuno di questi venga in promozione. Queste star vengono perché rispettano la festa è in qualche caso il direttore artistico, e non a vendere qualcosa. Questo è ciò di cui sono più orgoglioso”.

L’altro dato di rilevo “è la qualità. Sono contrario alle quote, ma l’unica a cui do attenzione è quella della qualità. Quando poi all’interno della qualità ci sono 22 registe donne, sono felice”, osserva Monda. E infine, “l’ultimo dato di cui vado fiero è la festa che si è espansa in tutta la città, anche se il cuore resta l’Auditorium. Abbiamo portato la manifestazione nelle carceri, a Rebibbia, al policlinico Gemelli. L’immagine di Quentin Tarantino a via Condotti ha divertito, e ha fatto rivivere la città”, aggiunge.