Nessun italiano in competizione al prossimo festival di Berlino (10-20 febbraio), cosa che ormai accade da tre edizioni con Caos calmo ultimo titolo tricolore in gara nel 2008. Tra i 19 film che concorreranno alla vittoria dell'Orso d'Oro, spuntano il nuovo lavoro dell'ungherese Béla Tarr A Torinói Ló (The Turin Horse), Unknown dello spagnolo Jaume Collet-Serra, con Liam Neeson e Diane Kruger e The Forgiveness of Blood di Joshua Marston (regista di Maria Full of Grace). Gli altri film in gara sono El premio (The Prize), opera prima di Paula Markovitch, Jodaeiye Nader az Simin (Nader And Simin, A Separation) dell'iraniano Asghar Farhadi (già regista di About Elly), Les contes de la nuit (Tales Of The Night), animazione 3D di Michel Ocelot, Margin Call dell'esordiente JC Chandor, con Kevin Spacey, Jeremy Irons, Demi Moore, Paul Bettany e Zach Quinto. Poi Saranghanda, Saranghaji Anneunda (Come Rain Come Shine) di Lee Yoon-ki, Schlafkrankheit (Sleeping Sickness) di Ulrich Köhler, Un Mundo Misterioso (A Mysterious World) di Rodrigo Moreno, V Subbotu (Innocent Saturday) di Alexander Mindadze. A questi, si aggiungono i già annunciati Bizim Büyük Çaresizliğimiz (Our Grand Despair) di Seyfi Teoman, Coriolanus di Ralph Fiennes, Odem (Lipstikka) di Jonathan Sagall, The Future di Miranda July, Wer wenn nicht wir (If Not Us, Who) di Andres Veiel e Yelling To The Sky di Victoria Mahoney.
Fuori competizione, oltre al già annunciato film d'apertura dei fratelli Coen, True Grit, e al tributo in 3D di Wim Wenders alla danzatrice Pina Bausch, ci saranno anche l'opera prima Almanya - Willkommen in Deutschland di Yasemin Samdereli e Les femmes du 6ème étage (Service Entrance) di Philippe Le Guay, Mein bester Feind (My Best Enemy) di Wolfgang Murnberger, con Moritz Bleibtreu.