Apre la Berlinale con la "falsa partenza" di Bruce Willis, nella capitale tedesca per presentare Hostage, un action-movie che il divo hollywodiano è riuscito ad anteporre al film inaugurale del festival. Diretta dal francese Florent Siri, la pellicola – non inserita nel programma della kermesse diretta Dieter Kosslick - ha per protagonista Willis al fianco della figlia Rumer (avuta da Demi Moore) nei panni di un agente specializzato nel negoziare i sequestri che, ritiratosi dopo lo choc per la morte di un piccolo ostaggio, torna in prima linea per un nuovo efferato rapimento. La 55ª edizione della Berlinale si è invece aperta ufficialmente con Man to Man di Régis Wargnier, un drammone con Joseph Fiennes e Kristin Scott Thomas, ambientato in Africa nell'Ottocento e incentrato sulla ricerca dell'anello mancante tra uomo e scimmia "individuato" in due pigmei. Un'inaugurazione, quella firmata dal regista di Indocina, all'insegna di una antropologia d'antan didascalica e sonnolenta. Chi, dunque, risolleverà le sorti di un festival partito in sordina? Non le star hollywoodiane, previste a Berlino con il contagocce per l'anticipazione degli Oscar e quindi delle uscite dei film Usa, ma forse due vecchie conoscenze dell'Olimpo cinematografico, ovvero Ursula Andress e Brigitte Bardot. L'indimenticabile ex Bond Girl e B.B. tornano sul grande schermo in St. Birds Tour dello svizzero Clemens Klopfstein, una satira d'impronta surrealista con la Andress nelle immacolate vesti della Madonna. Sempre Berlino è stato scelto da Peter Greenaway per l'annuncio del suo prossimo progetto: un film sul pittore Rembrandt, che prende il titolo da una delle opere più celebri dell'artista fiammingo, La ronda di notte. Il film sarà presentato a Cannes 2006.