Dalla Cina un toccante dramma al femminile sulla difficile sopravvivenza delle tradizioni. Nel giorno di Robert De Niro e del suo thriller sulla Cia, a strappare applausi nel concorso della 57a Berlinale è anche il mongolo Tuya's Marriage, acquistato in Italia dalla Lucky Red. Non nuovo a film di denuncia, il dissidente Wang Quan An sceglie questa volta il dramma privato di una contadina, per offrire un vibrante spaccato sulle arcaiche comunità delle alture mongole. Potentissimo sul piano visivo, il film offre uno squarcio su pianure brulle, distese sterminate e montagne innevate, dove sparuti villaggi ancora sopravvivono in condizioni di vita di povertà e semplicità estrema. Protagonista è la Tuya del titolo, giovane madre e moglie, che compie la paradossale e coraggiosissima scelta di divorziare e risposarsi, per trovare un uomo che si prenda cura del suo primo marito. "La Cina sta vivendo una fase di rapidissima evoluzione sociale ed economica. Uno dei principali problemi che ne derivano - spiega il regista - è quello di preservare le peculiarità culturali e sociali". Proprio in quest'ottica, prosegue Wang Quan An, la scelta dell'ambientazione è stata tutt'altro che casuale: " In questo processo la Mongolia rappresenta una preziosa eccezione. Nonostante il governo stia cercando di incoraggiare il trasferimento nelle grandi città, resiste ancora oggi arroccata nelle sue tradizioni. A indurmi a scegliere questa storia è stata proprio la volontà di offrire uno spaccato su una realtà così rara, che rischia di scomparire". A impreziosire il film, insieme ai primi piani sulle affascinanti fisionomie dei protagonisti, è anche la straordinaria metamorfosi della protagonista. Filiforme e pallidissima nella realtà, la bella Yu Nan si offre per la terza volta al regista, trasformandosi nella corpulenta Tuya, che nella storia incarna la forza femminile su cui ancora poggiano queste comunità arcaiche. Di straordinario impatto, in questo spaccato antropologico, anche il coloratissimo matrimonio in costume con cui si conlude il film.