Forse è la sezione più interessante e suggestiva del Bif&st quella del Panorama internazionale, il concorso vero e proprio del festival che porta a Bari film inediti in Italia e provenienti, oltre che da varie nazioni, anche da vari modi di intendere il cinema. IL 3° giorno per esempio ha spaziato tra Italia, Brasile e Francia con due film parecchio diversi tra loro: Road 47, co-produzione italo-brasiliana diretta da Vicente Ferraz, e Discount, film del regista francese Louis Julien Petit. Road 47 (**) è un solido dramma bellico, che racconta una vicenda molto poco conosciuta delle 2^ Guerra mondiale, ossia la partecipazione del'esercito brasiliano come alleati in Italia, in supporto alle forze USA. In questo contesto, Ferraz racconta la storia di un piccolo plotone di genieri che assieme a due disertori nazi-fascisti, tra i quali Sergio Rubini, deve sminare una strada che aprirebbe le porte all'arrivo dei rinforzi americani. Un film drammatico più che un film di guerra, che Ferraz – per scelta estetica ma anche per necessità produttive – tiene su un onesto registro realista, privo di guizzi cinematografici o di momenti memorabili, ma anche senza retorica e banalità trionfalistiche. 
 Discount (***) invece è una commedia sociale che racconta di un gruppo di lavoratori di un discount, in pericolo di licenziamento per l'arrivo di casse automatiche, che si ribellano prendendo i prodotti destinato al macero e li rivendono a prezzi vantaggiosi agli abitanti del luogo. Ispirato a un fatto di cronaca, Petit parte da Loach e Guédiguian corretti con un tocco lieve di commedia belga per tessere una commedia collettiva e in parte collettivista, che sa giocare con toni e sfumature anche più nere, e che fronteggia qualche stonatura (come le semplificazioni narrative) con più di un guizzo felice, tra cui l'ottima scelta di un cast di attori poco noti. Un bel momento per parlare non di crisi, come fattore generico, ma delle crisi effettive, dei comportamenti e delle responsabilità.