“Il mio film più rischioso e personale: ho messo tutto me stesso. E' un mix di orrore e passione, soprattutto, è una storia d'amore: folle, selvaggio, orribile". Così Alex De La Iglesia descrive la sua Balada triste de trompeta, in Concorso al Lido tra amor fou e morte, horror e melodramma, black comedy e denuncia politica. Perché la storia è quella di Javier (Carlos Aceres), figlio di un pagliaccio ucciso dai franchisti durante la Guerra Civile, che nel '73 ripercorre le orme del padre e si unisce quale "pagliaccio triste" a un circo: presto, farà triangolo con il collega “allegro" Sergio (Antonio De La Torre), un alcolizzato psicopatico, e la sensuale acrobata Natalia (Carolina Bang). Finirà in uno scontro totale, dove Javier morderà la mano persino al Generalissimo…
“Sul set, ho goduto e insieme sofferto tantissimo: tutti noi spagnoli abbiamo vissuto e soffriamo la guerra civile, il dolore è sempre presente nelle nostre vite”, dice De La Iglesia, confortato dalla compagna, Carolina Bang: “E' stata molto dura, eravamo al freddo in situazioni pericolose, ma Alex con la sua energia ci ha sostenuto e trascinato”.
Soprattutto, Balada triste de trompeta è “una vendetta: contro tutte le stupidaggini che sono state fatte, contro l'inferno che non meritavamo ma che abbiamo dovuto vivere. Quando andavo a scuola, ho visto pallottole nei negozi di caramelle: il film vuole esorcizzare tutto questo, che non doveva e non deve più accadere”.