"Non volevo svegliarti, ma c'è qualcosa che devi proprio vedere". È un risveglio indimenticabile, per Max, bambino solitario mandato a letto senza cena dalla mamma dopo l'ennesimo spaventoso scherzo fatto alla famiglia. In braccio ad un'imponente creatura, Max si ritrova in un mondo parallelo, dove regnano fantasia e immaginazione, dove "speranza, paura e avventura" si fondono per la più; incredibile delle esperienze, che porterà lo stesso Max a conquistare questi personaggi dall'aspetto mostruoso e farsi incoronare come loro sovrano. È l'attesissimo Nel paese delle creature selvagge, nuovo lavoro di Spike Jonze, con Max Records, Catherine Keneer, le voci di James Gandolfini, Forest Whitaker e Paul Dano, sceneggiato da Dave Eggers e tratto dal romanzo illustrato del 1963 Where the Wild Things di Maurice Sendak (già portato sullo schermo nel '73 con il corto d'animazione di Gene Deitch). Film dalla preparazione travagliata (costato 80 milioni di dollari, girato più di due anni fa in Australia, doveva uscire già l'anno scorso ma lo stesso regista - che torna ad un lavoro per il cinema sette anni dopo Il ladro di orchidee - ha dovuto rimettere mano al montato dopo il fallimento di alcuni test-screening) per il quale al momento - la release italiana Warner Bros. definitiva è il 30 ottobre - parlano le immagini del trailer (e soprattutto la musica, premiata ai Golden Trailer Awards 2009): ma se il buongiorno si vede dal mattino è lecito attendersi dal regista di Essere John Malkovich qualcosa di più di un semplice fantasy movie, intrigante e ambiziosa commistione tra live action e computer grafica capace di far sognare i bambini di ogni etàStessa ambizione che muove il nuovo film di Wes Anderson, anche lui alle prese con un classico della letteratura per ragazzi, The Fantastic Mr. Fox di Roald Dahl (in Italia Furbo, il signor Volpe, pubblicato nel 1970 dall'autore de La fabbrica di cioccolato), adattato per lo schermo dallo stesso Anderson e Noah Baumbach: animazione e stop-motion (all'inizio il progetto prevedeva anche la presenza di Henry Selick), questi gli strumenti con cui il regista de I Tenenbaum e Il treno per il Darjeeling confeziona una delle possibili sorprese della prossima stagione cinematografica (aprirà il Festival di Londra a metà ottobre, previsto in Italia a fine novembre distribuito, neanche a dirlo, da Fox Searchlight...), forte di un cast - almeno vocale - di primissimo ordine: dagli immancabili Bill Murray, Owen Wilson, Jason Schwartzman e Anjelica Huston agli "insospettabili" George Clooney (Mr. Fox), Meryl Streep (Mrs. Fox) e Willem Dafoe. La lotta tra contadini e la famiglia del signor Volpe - flagello del pollaio - sarà tutta da gustare. Così come il ritorno di un antico capolavoro di Hayao Miyazaki, Il mio vicino Totoro (1988, mai uscito in Italia), che Lucky Red porterà nelle sale dal 18 settembre: dall'hinterland della Tokyo anni cinquanta alle fantastiche presenze che popolano i boschi dei villaggi in campagna, l'indimenticabile viaggio di Satsuki e Mei, due sorelline che per avvicinarsi al ricovero della mamma malata avranno il privilegio di conoscere Totoro, un po' talpa, un po' orso, un po' topo, spirito buono e custode della foresta. E da quel momento in poi, figura simbolo (logo) di un colosso dell'immaginazione, lo Studio Ghibli.