Per Avatar 2 e 3 performance capture anche sott'acqua. A rivelarlo è il produttore premio Oscar Jon Landau a The Hollywood Reporter: "Potremmo ricreare l'acqua in computer grafica, ma non saremmo comunque in grado di simulare l'esperienza degli attori. Abbiamo optato dunque di "catturare" le loro performance in una vasca". E ha aggiunto: "Stiamo provando la tecnica con i marcatori riflettenti che abbiamo già utilizzato la volta scorsa facendo attenzione al modo in cui fotografiamo il modello per poi avere, nel corso del processo editoriale e della postproduzione, l'immagine di ciò che gli attori hanno fatto per poter essere sicuri che la perfomance finale sullo schermo rappresenti i loro movimenti alla perfezione".
"Avatar 2 e Avatar 3 - ha concluso Landau - copriranno un arco narrativo corrispondente alla storia dei due personaggi principali".
La performance capture è una tecnica cinematografica che permette di catturare movimenti ed espressioni facciali di un soggetto reale per poi applicarli ad un personaggio virtuale. Agli attori viene fatta indossare una speciale tuta di scena che, ricoperta da moltissimi sensori (fino a 300) registra e cattura i movimenti e le espressioni facciali eseguite. In questo modo viene creata un'immagine virtuale che riproduce perfettamente i movimenti degli attori. Utilizzata per la prima volta da Robert Zemeckis nel film Polar Express, è stata ripresa e perfezionata da James Cameron per Avatar.