Non è la famiglia Addams, ma è Una famiglia (altrettanto) Mostruosa, quella del nuovo film diretto da Volfango De Biasi. Un family pieno di streghe, vampiri, fantasmi, zombie e licantropi. In ordine li interpretano Lucia Ocone, Massimo Ghini e la piccola Sara Ciocca, Barbara Bouchet, Paolo Calabresi e Cristiano Caccamo (Adalberto il lupo mannaro).

Al fianco di questi mostri ci sono anche gli umani: Emanuela Rei, nel ruolo di Luna, Lillo ed Ilaria Spada, nei panni dei suoi genitori, e Pippo Franco, nei panni del nonno, talmente cafoni da essere più mostruosi dei veri mostri. Nel cast anche Paolo Ruffini e Massimo Lopez che prestano le voci a un gatto e ad uno specchio magico.

Quando nascerà l’amore tra Luna ed Adalberto, i due saranno costretti a dover presentare l’un l’altro le rispettive famiglie piuttosto particolari.

“Da sempre mi occupo della diversità con leggerezza”, dice il regista, che ha appena presentato alla Festa di Roma il suo ultimo film, Crazy for football, ispirato al bel documentario (sempre da lui diretto) dallo stesso titolo, vincitore del David di Donatello nel 2017, su un gruppo di pazienti psichiatrici appassionati di calcio. E poi: “Ogni famiglia è un po’ mostruosa a modo suo. Non puoi mai conoscere bene l’altro fino al momento in cui non conosci la sua famiglia”.

Volfango De Biasi

Dal fantasma al lupo mannaro fino alle rose che improvvisamente appassiscono, sono tanti gli effetti speciali presenti nel film. “Dal punto di vista produttivo è stata una grande sfida- racconta-. Il film che abbiamo prodotto costa quanto il teaser di un film americano. Abbiamo cercato di rendere tutto divertente e verosimile, molto umilmente e artigianalmente. Da bambino facevo i film e li montavo in camera. Ecco, vi ho messo anche quella tecnica infantile imparata a dodici anni. E poi ho cercato di arricchire il più possibile le dinamiche familiari”. Massimo Ghini, nei panni del conte-vampiro, commenta: “Gli effetti speciali di questo film sono straordinari. Si sta riaprendo una strada su alcune cose nelle quali eravamo anche maestri. Questa è una commedia che porta una comicità non solo di battuta, ma di situazione”. E Paolo Calabresi, nel ruolo dello zio zombie ricucito, dice: “Non ho dovuto imparare le battute perché parlo una sorta di grammelot. Dietro questi fonemi c’è però tutto un suo ragionamento e una sua razionalità”.

Dal lato umano interviene Ilaria Spada: “La nostra famiglia mette a loro agio i mostri perché siamo nettamente più mostruosi di loro. Abbiamo preso spunto da mostruosità comuni a tutti e da difetti che comunque appartengono all’essere umano. Sono comunque persone senza filtri e senza ipocrisia, diretti, e questo è un pregio”.

Ma chi sono i mostri di oggi? “Ognuno di noi è diverso e deve trovare un proprio posto nel mondo. I mostri sono quelli che mirano solo al loro egoismo e al loro interesse. Quelli che non amano. Chi pensa di essere giusto nel giusto e a partire da quel presupposto discrimina gli altri”, risponde il regista. Mentre Massimo Ghini replica secco: “I no vax sono i nuovi mostri di oggi”.

Calabresi, Ghini e Ocone in Una famiglia mostruosa
Calabresi, Ghini e Ocone in Una famiglia mostruosa
Calabresi, Ghini e Ocone in Una famiglia mostruosa
Calabresi, Ghini e Ocone in Una famiglia mostruosa

Prodotto da Italian International Film (“Un family adatto a tutte le età con caratteristiche di originalità. Ci piaceva l’idea di avere una sorta di Ti presento i miei dove da una parte c’erano i mostri e dall’altra i cafoni”, dice Federica Lucisano) con Rai Cinema, il film uscirà nelle sale il 25 novembre distribuito in 300 copie da 01 distribution. E già è nell’aria un sequel.