“Quest'anno Arcipelago compie vent'anni e per noi è un grande traguardo. Purtroppo però quest'edizione sarà anche l'ultima perchè il festival non ha più sostegni per continuare ad esistere”. Così il direttore artistico Stefano Martina apre la conferenza stampa di Arcipelago, il festival internazionale di cortometraggi e nuove immagini che si svolgerà dal 15 al 22 giugno alla Casa del Cinema e al cinema Intrastevere di Roma.
“Sono ormai venute a mancare del tutto le condizioni per continuare il nostro lavoro”, prosegue Stefano Martina, che racconta come all'incertezza delle fonti pubbliche di sostegno economico si sono sommati ritardi decisionali sui fondi da destinare al festival: “nonostante abbiamo creato una nuova generazione di registi e non abbiamo mai superato i 100mila euro di budget annuali”.
Insomma il cruciale anniversario del ventennale coinciderà con la conclusione di una lunga esperienza, iniziata nel 1992 che ha sempre cercato di diffondere i nuovi formati e le nuove tendenze del cinema indipendente. Saranno proiettati una serie di corti, intitolati per rimanere in tema “Un minuto al termine”, undici “cartoline d'auguri” inviate al festival da: Pappi Corsicato, Edoardo Winspeare, Davide Marengo, Simone Massi, Gianluca Arcopinto, Paola Randi, Mario Amura, Chiara Malta, Bruno Urso e Fabrizio Urso, Pietro Balla e Eugenio Cappuccio.
“Corti che continueranno a circolare. Perchè per Arcipelago è finita la fase delle battaglie campali, ma inizia quella della guerriglia”, dice Stefano Martina che si augura di reinventare la manifestazione capitolina e di trasformarla in un evento liquido che si insinuerà nel territorio e nel virtuale.
L'ultima edizione sarà dedicata a Corso Salani con la proiezione di Gli occhi stanchi e I casi della vita. Mentre l'evento centrale del programma sarà la retrospettiva sulla Polonia di Polanski, Zanussi, Kieslowski, Skolimowski, Wajda e dei loro giovani eredi e protagonista della personale Outsiders sarà l'animatore e neo-David di Donatello (vincitore del David per il miglior cortometraggio 2012) Simone Massi con la proiezione delle sue 17 opere.
I cortometraggi del concorso nazionale saranno perlopiù pessimisti e drammatici (alcuni titoli: Tiger boy di Gabriele Mainetti, Terra di Pietro Messina, Il gatto nero di Paolo Gaudio), il concorso nazionale di documentari affronterà vari temi tra cui l'antropologia e poi ci sarà il concorso intenazionale di corti e nuove immagini The short planet in cui saranno proiettati 26 corti, di cui ben tre italiani.
Infine Babel, canale televisivo dedicato alle comunità di stranieri che vivono nel nostro paese, sarà partner del festival e sarà presentata la sua ricca programmazione dedicata al Ramadan.