Vent'anni di laboratorio teatrale fra i giovani di Torre Spaccata, periferia romana, hanno permesso a Edoardo Torricella, forte della sua lunga milizia in cinema e in teatro, di formare una lunga schiera di giovani nella pratica della recitazione, attraverso cui come animatore riesce a coniugare l'impegno culturale e lo sviluppo delle capacità espressive, in un contesto di degrado suburbano dove sono inesistenti le strutture per l'elevazione intellettuale. Legandosi via via all'organizzazione parrocchiale e al Municipio responsabile dell'amministrazione decentrata, Torricella ha guidato la sua Compagnia Teatrale Il Gruppo in rappresentazioni pubbliche di notevole spessore che da Pirandello si spingevano fino ai futuristi, nel Teatro Comunale di via Torre Spaccata 157.
Ed ora, da domani fino al 6 giugno, Torricella compie il gran passo di un allestimento dell'Amleto di William Shakespeare, con il patrocinio del Municipio, in una versione dello stesso attore-regista che punta a valorizzare le forze formatesi nel laboratorio. Su questa nuova traduzione - che non vuole essere riduttiva - annota egli stesso: "Il costesto sociale, spesso escluso, viene qui recuperato mostrando Amleto nella sua più rigorosa e autentica versione come personaggio evoluto, rinascimentale ed europeo". E ancora: "Lo spettacolo è rivolto principalmente ai giovani che come Amleto si trovano spesso immersi in realtà inutili e marginali, e vengono a volte espropriati dell'identità soprattutto nelle periferie, in cui spesso l''omogeneizzazione della cultura li immerge in comportamenti comodi, ma conformisti. Le scene sono di Vladimiro Morelli, i costumi di Patrizia Bernardini. Eccezionale lo sforzo organizzativo per un Gruppo che non dispone di grandi mezzi, e che tuttavia sopporterà per intero il carico dell' allestimento non potendo contare sui contributi pubblici. Circostanza piuttosto paradossale considerata l'alta finalità sociale dell'iniziativa.