"Penso che per parlare della realtà, uno debba almeno conoscerla. E non mi pare che Garrone, dal suo attico, sappia molto del mondo che rappresenta; quel che ottiene è una realtà falsa". A sorpresa lo scrittore Vitaliano Trevisan, in un'intervista al settimanale Io donna (da domani in edicola), attacca il regista di Gomorra (nonché suo ex amico) Matteo Garrone. Trevisan, diretto da Garrone in Primo amore, non lesina critiche neppure a Roberto Saviano: "Non voglio sentirmi ricattato dai cosiddetti temi civili. Se devo fare una critica estetica, guardo come scrive: e Saviano scrive male. Certa sinistra fa grossi danni". Lo scrittore ha appena pubblicato il libro Grotteschi e arabeschi (Einaudi), e presto tornerà a recitare nella fiction Nel nome del male, a maggio su Sky. "Purtroppo in Italia - conclude lo scrittore - regna una cultura di Stato che finanzia i soliti noti su cui poi si aggrappa anche la critica. Il cinema dovrebbe ritornare in mano ai produttori, non ai registi: a meno che non ci sia un Kubrick, cioè un genio".