Un western metropolitano, ambientato in periferia e interpretato da Giorgio Faletti, Nicolas Vaporidis e Carolina Crescentini. Il debutto alla regia di Marco Martani, affiancato in sceneggiatura da Fausto Brizzi e Luca Poldelmengo, è quasi un'ufficializzazione della factory che si è stretta intorno alla IIF di Fulvio Lucisano. Dalla squadra del fortunato Notte prima degli esami e Notte prima degli esami oggi, che sembra così ricalcare il modello lanciato dalle 'Vacanze' targate Aurelio De Laurentiis, nasce questa volta un gangster movie. Cemento armato l'emblematico titolo con cui arriverà in sala il prossimo 5 ottobre: "Il riferimento - spiega lo sceneggiatore di tanti film di Natale Marco Martani - vuole essere sia alla violenza che popola la storia, che al palazzinaro criminale, interpretato da Giorgio Faletti". Mentre dal 20 agosto Vaporidis inizierà per la IIF le riprese di una commedia interraziale diretta da Genovese e Miniero, a conferma del fecondo rapporto con la factory di Lucisano, anche lo scrittore di Io uccido e Niente di vero tranne gli occhi potrebbe tornare sul set per un prossimo adattamento del romanzo La notte di Peter Pan di Piero degli Antoni. Oltre a quello di Fausto Brizzi, ora impegnato con Martani e Massimiliano Bruno nella scrittura del suo prossimo film, per la regia si ipotizza sul momento anche il nome dello stesso Martani.
Sintesi di armonia ed entusiasmo del gruppo è Giorgio Faletti. Mattatore alla presentazione di Cemento armato, di cui si sono da poco concluse le riprese, parla del suo personaggio come di un'incarnazione del 'Male Assoluto': "Quello che interpreto è un 'diamante nero'. Un cattivo al vertice, che non si sporca ormai più neanche le mani e dirige tutto dall'alto senza mai dimostrare remore o pentimenti. A differenza di quelli dei miei romanzi, che erano mentalmente disturbati o accecati dalla vendetta, a guidarlo è in questo caso una lucidità estrema, che gli consente di sdoppiarsi: a casa è un padre e un marito affettuoso e amorevole, fuori un criminale spietato". Un ruolo tanto impegnativo e distante dalle sue precedenti esperienze al cinema, da costargli una fatica che non stenta a definire "enorme": "Al termine delle riprese ero stremato. Imboccare una strada che non mi appartiene è stato durissimo: per metabolizzare alcune scene ho impiegato dei giorni. Dopo una in particolare ho addirittura avuto bisogno di una doccia per riprendermi e sentirmi "pulito".
Tranquilli, però, mette le mani avanti Faletti: "Questo film non sarà un sasso gettato dal cavalcavia, ma una storia dal valore allegorico. Più che indurre emulazione o fornire delle risposte, lascerà riflettere il pubblico su quello che potrebbe accadere a ciascuno di noi". Al centro della storia, spiega il neoregista Martani, è infatti la spirale di violenza in cui rimane casualmente coinvolto il giovane interpretato da Vaporidis: "Tutto inizia con una sua bravata in motorino. Per svicolare nel traffico della città rompe gli specchietti delle auto in fila e tra queste c'è quella del Primario, il cattivo a cui presta il volto Faletti". Da qui una caccia all'uomo fra poliziotti corrotti e bassifondi criminali, che si scatena ai danni del ragazzo, abbattendosi sulla sua tranquilla vita di coppia: "Diego è un ragazzo come tanti - racconta Vaporidis -. Cresciuto nel difficile contesto di una periferia e molto innamorato della sua ragazza. A stravolgere tutto è poi l'inaspettato incontro col Male, che lo porta a vivere agli estremi". "E' stata un'esperienza durissima e toccante - prosegue -. Per esprimere la sua rabbia e il suo dolore, non credo di aver mai pianto così tanto come nelle 8 settimane delle riprese".
Nei panni della fidanzata è Carolina Crescentini. Per la seconda volta al suo fianco, anche l'attrice rivelazione di 'Notte prima degli esami oggi' parla di lacrime: "Si è trattato di un'esperienza emotivamente molto intensa. Se Nicolas nella storia esplode, io invece implodo. La mia Asia è una ragazza dal carattere forte, ma molto materna nei confronti suoi e del fratello. Una che vorrebbe riscattarsi dalla vita di periferia e che si trova a dover affrontare una situazione imprevista e al di fuori della sua portata". Prossimamente in San Pietroburgo di Giuliano Montaldo e ora sul set di Parlami d'amore di Silvio Muccino, la Crescentini affianca tra gli altri anche Ninetto Davoli: "Più che come feticcio pasoliniano - spiega Martani -, mi interessava in quanto attore a tutto tondo. Con la sua umanità si è rivelato una bellissima sorpresa e guadagnato il ruolo di un personaggio chiave". Protagonista al pari degli attori è, nei racconti di Martani, anche l'ambientazione scelta per l'intera vicenda: "La periferia che ho ricercato - spiega - è molto diversa da quella pasoliniana. L'allegoria della storia parte anzi proprio dal ritratto di una periferia vivibile, in cui fanno irruzione violenza e sopruso". Dietro le quinte, interviste agli interpreti e contributi video sulle riprese sono a disposizione sul blog del film: www.cementoarmato.wordpress.com.