Aldo Moro a Piazza Fontana. Con il volto di Fabrizio Gifuni, lo troviamo nel nuovo film di Marco Tullio Giordana, Romanzo di una strage. Prodotto da Riccardo Tozzi per Cattleya e Rai Cinema, è stato scritto dal regista insieme a Sandro Petraglia e Stefano Rulli, coi quali aveva già collaborato per Pasolini, un delitto italiano e La meglio gioventù. Basato su una minuziosa ricostruzione dei fatti, narra il contesto e le conseguenze della bomba esplosa alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana a Milano, il 12 dicembre 1969, che causò 17 vittime (alle quali il film è dedicato) e un'ottantina di feriti, inaugurando la cosiddetta "strategia delle tensione".
La bomba, considerata inizialmente di matrice anarchica, finì invece per rivelarsi, tra mille ostacoli e depistaggi, di matrice neofascista. Figure centrali del racconto sono quelle dell'anarchico Giuseppe Pinelli (interpretato da Pierfrancesco Favino) che precipitò dal quarto piano della questura di Milano in circostanze mai veramente chiarite, e del commissario della Squadra politica Luigi Calabresi (Valerio Mastandrea) al quale fu addebitata la responsabilità morale del terribile episodio. Luigi Calabresi proseguì per proprio conto le indagini sulla bomba di piazza Fontana finché non venne assassinato nel 1972.
Nel cast di Romanzo di una strage, anche Michela Cescon (Licia Pinelli), Laura Chiatti (Gemma Calabresi), Fabrizio Gifuni (Aldo Moro), Omero Antonutti (Giuseppe Saragat), Luigi Lo Cascio (il giudice Paolillo, il primo magistrato a occuparsi della strage), Giorgio Colangeli (Federico Umberto D'Amato), Giorgio Tirabassi (il Professore), Stefano Scandaletti (Pietro Valpreda), Denis Fasolo (Giovanni Ventura), Giorgio Marchesi (Franco Freda), Thomas Trabacchi (il giornalista Marco Nozza).