"Gli stranieri eravamo noi, ma non ci sentivamo tali: in Albania amano il modo di essere degli italiani". Parola di Gianluca e Massimiliano De Serio, gemelli registi torinesi, nella sezione Italiana.doc del festival di Torino con L'esame di Xhodi. "Il nostro è un film sull'apprendimento e il dialogo", dicono i due 29enni filmaker, cortisti pluripremiati in ambito internazionale. "Quando abbiamo incontrato il primo personaggio del film, un pittore che ha fatto cinema d'animazione in Albania, siamo stati introdotti all'accademia di Belle Arti: non potevamo non mostrare la bellezza della trasmissione del sapere". Tirana, giugno 2007: il presidente degli Stati Uniti George W. Bush visita il Paese, mentre all'accademia di Belle Arti e al conservatorio della città è il momento degli esami. E' questa la scarna la sinossi de L'esame di Xhodi, che prende il titolo dalla giovane protagonista: "L'abbiamo scelta per sottolineare la totale assenza di gerarchie: allievi che insegnavano ad altri allievi, i compagni che ripetevano la lezione". 60' di durata, girato in DigiBeta in 20 giorni, il film inquadra un Paese, l'Albania, "che sta cambiando rapidamente: non ci interessava la Tirana addobbata per l'arrivo di Bush, ma le persone sotto esame in quei giorni, che non davano peso alla visita del presidente Usa. Nonostante la storia li abbia sopraffatti e trasformati, vivono giorno per giorno, concentrati su quello che fanno e sul futuro". "Per noi - concludono i De Serio - era importante raccontare un Paese che vive lo stacco generazionale: molti sono partiti, gli anziani rimasti sono rassegnati, i giovani preoccupati per l'avvenire".