"Dopo aver interpretato il personaggio di Antonio Pane nel film di Gianni Amelio, L'Intrepido, una delle tre pellicole italiane in Concorso presentata oggi al Lido, Antonio Albanese tornerà al suo grande amore, il teatro. "Vado in tournée - ha detto l'attore all'Adnkronos - perché mi manca l'incontro col pubblico, e da dicembre riprenderò il teatro con tutti i mei personaggi. Sono felice e carico dopo questa esperienza, e quindi si ritornerà al contatto con la gente. Io ho bisogno di alternare sempre un po'".
Nel film di Amelio, Albanese interpreta un uomo che di mestiere fa il 'rimpiazzo': prende, per qualche ora, il posto di chi si assenta, per ragioni più o meno serie, dalla propria occupazione ufficiale, lavorando senza sosta ed accettando situazioni al limite del paradossale. "E' un personaggio che ahimè esiste - ha spiegato l'attore - che si appoggia su valori fondamentali che stiamo perdendo, moralità, etica, è un uomo che amo e che invidio molto e che nella sua semplicità cerca di affrontare il nostro tempo. Proprio grazie a tutto ciò lo considero il film più trasgressivo che io abbia mai fatto".
La proiezione in sala ha provocato reazioni discordanti, ma l'attore risponde con sicurezza: "La reazione di rabbia era senza dubbio voluta - ha sottolineato -. E' interessante, vuol dire che abbiamo tastato dei territori diversi. Appoggiarsi in questo lavoro è una sconfitta, bisogna provare, tentare nuovi terreni". E sul bisogno di ritornare al teatro dopo il cinema, conclude con ironia: "Anche il nostro lavoro è precario, bisogna alternare perché non sai mai cosa possa succedere. Ma per dirla con Antonio Pane, il personaggio del mio film, all'occorrenza so fare anche l'operaio e l'impiegato...".