(Cinematografo.it/Adnkronos) "Abbiamo cercato di capire il passato di Shylock, cosa lo aveva portato ad essere in quel modo. E abbiamo capito che, pur se riusciva a fare bene gli affari, aveva dentro di sé una profonda tristezza". Al Pacino parla così del personaggio interpretato per Il mercante di Venezia, evento presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema. "Una tristezza - ha spiegato Pacino - acuita dalla fuga della figlia, che Shylock amava. Un personaggio straordinario creato da Shakespeare che più spesso dovremmo portare al cinema perché arrivi anche sul grande schermo l'umanità dei suoi personaggi".
Pacino ha poi spiegato nel dettaglio le differenze di interpretare Shakespeare al teatro e al cinema lasciando a Michael Radford, regista del film, il compito di spiegarne l'attualita': "E' un film classico ma anche moderno - ha detto il regista - perché ci sono due culture che non si capiscono nei costumi e nel modo di comportarsi. Potrebbero esserci polemiche perché la gente puo' pensare che si tratti soltanto di un film che parla di un conflitto tra ebrei e cristiani, ma c'è un sottotesto che fa sì che il conflitto sia tra due culture che non si capiscono, un tema che oggi e' quanto mai attuale".