(Cinematografo.it/Adnkronos) - Diventa un film la storia di Kledi Kadiu, il ballerino albanese lanciato dal programma Amici di Maria De Filippi e oggi idolo delle teen-ager italiane. Intitolato provvisoriamente Passo a due e diretto da Andrea Barzini, il film nasce da un'idea di Maurizio Costanzo e Maria De Filippi ed è coprodotto da Rai Cinema che lo distribuirà nelle sale attraverso la 01 a partire dal prossimo autunno. "E' la mia vita romanzata - spiega Kledi -. Il film parte dal mio arrivo in Italia. Nel 1992 una compagnia di Mantova venne all'Accademia di Tirana a fare delle audizioni: scelsero me e altri 7 ragazzi. In Albania era appena caduto il regime e noi credevamo a tutto quello che ci veniva proposto. Eravamo contentissimi di venire in Italia, ma non abbiamo trovato la casa del Mulino Bianco. La scuola che ci avevano promesso era uno scantinato, ci facevano esibire in teatri di terz'ordine e il permesso di soggiorno durava solo un mese. E' stato un periodo difficile. Gli albanesi, poi, di carattere sono molto impulsivi e questo non mi ha aiutato. Se c'è una cosa che ho imparato in Italia, è ad essere più diplomatico e riflessivo". Passo a due racconta anche una storia d'amore: "E' una delle parti romanzate della mia vita - dice il ballerino -. In quel periodo non avevo certo tempo per pensare all'amore". Il ballerino ammette di essersi più volte chiesto il perché si sia voluto realizzare un film sulla esperienza: "Ho solo 31 anni - dice - e non sono nè Nureyev né Baryshnikov". Il motivo lo spiega il regista: "Questa non è solo la storia di un bravissimo ballerino. Si sono sempre fatti film sul sogno americano, in Passo a due il sogno è l'Italia. Abbiamo voluto raccontare anche la società italiana, ma senza utilizzare mai un tono di denuncia. C'è anche una critica alla danza in televisione, ma non è niente di aggressivo. E' una storia che ha leggerezza e grazia, due doti di Kledi". E' la prima volta che in Italia si gira un film sulla danza e si rivolge direttamente a un target giovanile. Tanti i balletti, sei di due minuti ciascuno e "l'atmosfera - spiega Barzini - ricorda un po' Dirty Dancing e Honey". "Il messaggio che vogliamo dare ai giovani - dice Kledi - è di lottare per la propria passione".