"Sono molto fiero di ricevere questo riconoscimento, e parlo anche a nome di Rocco Papaleo che, nonostante non abbia potuto raggiungerci, ringrazia tutti, il pubblico e gli esercenti, per il successo di questo film". Così Luca Miniero, regista di Un boss in salotto, ha salutato il pubblico della serata di premiazioni ospitata ieri sera presso il Teatro Tasso di Sorrento durante la quale è avvenuta la consegna dei Biglietti d'Oro del cinema italiano, il riconoscimento destinato ai film più visti in Italia durante l'anno. Un boss in salotto guida la classifica delle produzioni nazionali davanti a Colpi di fortuna di Neri Parenti e Sotto una buona stella di Carlo Verdone. I Biglietti d'Oro vengono assegnati dall'ANEC e si basano sui dati forniti dalle sale monitorate da Cinetel. I film premiati come risultato assoluto al box office italiano sono invece stati Frozen - Il regno di ghiaccio (primo classificato, Disney), Maleficient (secondo classificato, ancora Disney), e lo stesso Un boss in salotto (Warner).
Sul palco insieme a Miniero a ricevere il Biglietto d'Oro sono saliti Barbara Salabè, presidente di Warner Bros Italia, Riccardo Tozzi, produttore del film, e gli attori Paola Cortellesi e Luca Argentero.
Paola Cortellesi è stata celebrata due volte, dato che ha recitato anche nel film di Carlo Verdone Sotto una buona stella classificatosi terzo. "Recitare insieme alla persona che ha ispirato così tanto la mia vita da spingermi a voler fare l'attrice - ha dichiarato la Cortellesi riferendosi a Verdone - è stata un'esperienza incredibile". "Spero che lavoreremo ancora insieme" ha chiosato il cineasta romano, salito sul palco per ricevere il premio per il terzo gradino del podio. "Magari ce caschi" è la stata la simpatica risposta in dialetto della Cortellesi.
Aurelio De Laurentiis, Christian De Sica, Lillo e Greg hanno invece ritirato il Biglietto d'Oro per il secondo classificato Colpi di fortuna di Neri Parenti. "È il secondo Biglietto d'Oro che vinciamo - ha detto Lillo - ma è anche il secondo film a cui partecipiamo".
Carlo Verdone, Christian De Sica, Paola Cortellesi, Luca Miniero, Luca Argentero, Lillo e Greg hanno ricevuto tutti le Chiavi d'oro del successo, il premio per gli attori, gli artisti e gli sceneggiatori dei film di maggiore successo in Italia.
Daniel Frigo, Presidente e Amministratore Delegato della Walt Disney Company Italia, ha ritirato insieme a Stefano Bethlen, Head of Theatrical Distribution and Marketing della Walt Disney Company Italia, e alla squadra di Disney Italia, il premio per gli ottimi incassi diFrozen - Il regno di ghiaccio e Maleficient.
Barbara Salabè e Nicola Maccanico, rispettivamente presidente e direttore generale di Warner Bros Italia, hanno accompagnato il nutrito gruppo di lavoro della Warner sul palco per ritirare il Biglietto d'Oro per le case di distribuzione. "Siamo la lepre del cinema italiano che tutti devono inseguire" ha dichiarato la Salabè. Seconda classificata nella graduatoria degli incassi la Universal Pictures e terza la 01 Distribution: a entrambe le società sono stati consegnati i Biglietti d'Oro.
La targa ANEC Claudio Zanchi per i giovani artisti è stata consegnata agli attori Matilde Gioli (Il capitale umano) e Giuseppe Fumo (Anime nere) e al regista Roan Johnson (Fino a qui tutto bene). Il premio Agiscuola è andato al film Il giovane favoloso di Mario Martone, che purtroppo non ha potuto ritirare di persona il riconoscimento.
L'ANEC ha inoltre assegnato due premi speciali: nuovamente a Mario Martone per il brillante risultato de Il giovane favoloso per "aver intercettato la domanda di un pubblico diverso rispetto alle commedie campioni di incasso", e a Open Sky "per l'attività svolta per la digitalizzazione a fianco dell'Associazione, in ultimo con la diretta streaming degli eventi dalla Casa dello Spettacolo a Venezia".
Nel pomeriggio erano stati consegnati i Biglietti d'Oro agli esercenti dei 15 cinema di maggior successo d'Italia, classificati in base alla tipologia e al bacino d'utenza di riferimento.
Nella serata della premiazione c'è stato spazio per un intervento del comico Paolo Cevoli. "Una volta non c'era la crisi perché esistevano gli schiavi. Oggi purtroppo la schiavitù è stata abolita, ma esistono ancora gli schiavi, solo che si chiamano stagisti".