Gli appuntamenti delle 18.30 presso la Feltrinelli di Via Melo a Bari si arricchiscono giorno dopo giorno di nuovi e interessanti volti della cinematografia italiana. Mercoledì è stata la volta di Francesca Inaudi e di Alessandro Sperduti, intervistati da Franco Montini. Data la giovane età professionale del protagonista delle fiction I Liceali e Le cose che restano, le attenzioni sono tutte per la protagonista di Dopo mezzanotte (2004) e Noi credevamo (2010).
Ci siamo permessi di chiedere all'attrice senese se non vivesse con fastidio, o addirittura con rabbia, l'etichetta di rising star con la quale è stata introdotta: “Rabbia di certo no – risponde Francesca bionda ossigenata per l'occasione - , certo fa sorridere sentirselo dire. Quando mi definiscono come una giovane attrice mi verrebbe voglia di rispondere che a 33 anni in America mi darebbero la parte della nonna di Dakota Fanning! Questa è una mia battaglia personale!”.
Al principio per Francesca ci fu il teatro, poi il cinema grazie all'interesse manifestato nei suoi confronti da Davide Ferrario e infine la televisione, con la consacrazione presso il grande pubblico grazie ai ruoli dell'ispettore Irene Valli di Distretto di Polizia e di Maya in Tutti pazzi per amore.
“Sono felice siano stati questi i passaggi. Nel nostro Paese il contrario non sarebbe potuto succedere e questo non è giusto; per chi ha talento non dovrebbero esserci porte chiuse”. Nel film di Martone, in concorso al Bif&st nella sezione Lungometraggi, interpreta il ruolo di Cristina di Belgiojoso, “una patriota dalle idee innovative per l'epoca, in prima persona finanziatrice dei moti e donna di grande intelligenza. Per entrare nella parte Mario (Martone, ndr) mi ha dato tantissimi libri da studiare, ma non li ho letti tutti. Sentivo il bisogno di fare mio il personaggio, renderlo carne e non solo un'idea. La parte più difficile è stata fare mie parole che appartengono ad un'altra epoca”.
D'imminente uscita è invece Femmine contro Maschi, il secondo capitolo di Fausto Brizzi sull'eterna lotta che girare il mondo fa. Francesca sarà una professoressa d'inglese esasperata da un compagno - Ficarra del duo Ficarra e Picone - afflitto dalla sindrome di Peter Pan e incapace di assumersi le proprie responsabilità. “Noi donne - ammette parlando di questo personaggio - solleviamo grandi polveroni, ma alla fine quello che vogliamo sono le stesse cose da sempre. Ci basta poco per essere felici”.
E per rendere felice il pubblico che tanto la ama nei panni dell'incontenibile Maya in Tutti pazzi per amore - “un personaggio che amo, ma dal quale sono assai distante” - Francesca Inaudi tornerà sul set della fortunata fiction di Rai 1 in febbraio per le riprese della terza stagione. Chiude però con una nota di suspense: “Per ora non mi sono stufata di questo ruolo. Ma c'è una fine in tutte le cose. Forse quest'anno la parrucca ciclamino di Maya potrebbe iniziare a prudere un po'…”. La Rai è avvisata.