Addio, politica. E' questo il commiato che l'Academy ha dato ai film che riflettono sullo status quo politico degli Usa. E non è troppo difficile rintracciare le motivazioni dell'ostracismo che ha colpito Syriana di Stephen Gaghan, Jarhead di Sam Mendes e il "progenitore" The New World di Terrence Malick . L'America oggi di George W. Bush ha paura di posizioni politiche critiche  - o solamente non allineate - nei confronti della propria ideologia neo-con. E quindi Jarhead and Co. meritano di essere messi alla berlina, ovvero esposti all'indifferenza colpevole delle statuette più ambite. E questo perchè non possiedono l'appeal del George Clooney di Good Night, and Good Luck, divo inattaccabile a cui si è costretti a perdonare l'eterodossia radical-chic: le sei nomination rastrellate dal film e quella a Clooney per miglior attore non protagonista in Syriana sono il fio da pagare allo star-system. L'establishment hollywoodiano dimostra comunque di voler rimuovere dal proprio orizzonte le contemporanee manifestazioni imperialiste degli States nei Paesi dell'oro nero (Syriana, Jarhead) e la propria violenza fondativa (The New World). Meglio piuttosto elevare agli onori degli Oscar il western omosex di Ang Lee: spaventano di meno i due cuori e una capanna di Brokeback Mountain che la Hollywood sovversiva, quella che guarda a ritroso la storia americana o mette il naso fuori confine. E pazienza se si indebolisce il fronte interno - mormoni e integralisti religiosi affini non apprezzeranno il tributo ad Ang Lee - rispetto alla minaccia di un esame di coscienza in mondovisione. La violenza  - di scottante attualità metaforica - dell'intrusione dei bianchi nel territorio dei pellerossa, ovvero la sottile linea rossa sul mito interracial di Pocahontas in The New World: bocciata (ininfluente la nomination per la miglior fotografia). La connivenza di politica, economia e servizi segreti nel salvaguardare gli interessi americani in Medioriente di Syriana: bocciata, salvo il tributo a Clooney e la "nomination-contentino" per la sceneggiatura non originale. Gli orizzonti di infamia nella guerra/non-guerra in Iraq di Jarhead: bocciati. Meglio piuttosto premiare con otto nomination il retrobottega dell'epopea western, sperando che John Ford non si rivolti troppo nella tomba. Prerogativa del regime che si vorrebbe tale, non a caso, è il depistaggio.