(Cinematografo.it - Adnkronos) - Si è spento a Roma all’età di 77 anni Corrado Farina, regista, sceneggiatore e scrittore italiano. Farina era nato a Torino nel 1939 e aveva mostrato sin da giovanissimo un grande amore per il cinema e per i fumetti. Mentre era impegnato, dopo il liceo classico, negli studi di giurisprudenza, a fine anni ’50, aveva affiancato Gianni Rondolino nella gestione del Centro Universitario Cinematografico e nella nascita della collana Centrofilm, per cui aveva pubblicato due monografie dedicate a Ingmar Bergman e a Frank Capra.

Negli stessi anni realizza i suoi primi film, cortometraggi a 8 mm girati con un gruppo di amici; molti di questi ottengono riconoscimenti nei festival di settore nazionali e internazionali. Dopo la laurea e il servizio militare entra allo Studio Testa, prima come copywriter e poi come regista. Tra il 1963 e

il 1968 scrive e dirige quasi 500 fra Caroselli e altri spot pubblicitari. Tra i suoi Caroselli più popolari ci sono È in arrivo il treno Saiwa, La pancia non c’è più (con Mimmo Craig) e Nicola lo scommettitore (con Nicola Arigliano).

Trasferitosi a Roma nel 1969, dopo un paio di aiuto-regie (con Dacia Maraini per L’amore coniugale e Gian Vittorio Baldi per La notte dei fiori) scrisse e diresse due lungometraggi: Hanno cambiato faccia, interpretato da Adolfo Celi (che vince il Pardo d’Oro al Festival Internazionale di Locarno, 1971), e Baba Yaga, interpretato da Carroll Baker e Isabelle de Funès (tratto da una storia a fumetti di Guido Crepax, 1973). A questi due avrebbe dovuto aggiungersi una variazione moderna in chiave noir di Il fantasma dell’Opera di Leroux, che però non riuscì mai a vedere la luce.

Negli anni ’70 si dedicò soprattutto ai documentari, sia per il circuito cinematografico (i cosiddetti premi ministeriali) che per aziende pubbliche o private e per Enti istituzionali. Negli anni ’80 cominciò a lavorare per i Servizi Speciali del TG2, collaborando con Giuseppe Fiori, Ettore Masina e Emilio Ravel alle rubriche "Gulliver", "Spazio Sette" e "Scoop". La sua attività letteraria non si è mai arrestata: ha pubblicato più di dieci romanzi e scritto diverse sceneggiature per fumetti. Quest’anno infine ha pubblicato Attraverso lo schermo, un’autobiografia dedicata ai suoi 77 anni di rapporto con il cinema, prima come spettatore e poi come autore.