E' morto oggi Fernaldo Di Giammatteo, giornalista, critico e storico del cinema, al quale aveva dedicato con passione tutta la sua vita. Con lui se n'è andato un caro amico e collaboratore della Rivista del Cinematografo. Si è spento nella sua casa di Bologna a causa di una malattia improvvisa all'età di 82 anni. Nato a Torino il 15 novembre 1922, aveva cominciato la carriera giornalistica, nell'immediato dopoguerra, alla Gazzetta del Popolo, per poi passare a La Stampa. Trasferitosi a Roma alla metà degli anni '50, fondò e diresse il Filmlexicon degli autori e delle opere. Fu tra i primi a portare il cinema in televisione, quando era ancora un mezzo ai primordi in Italia, curando tra l'altro i programmi Ritratto d'attore e Cinelandia. Fu vicepresidente del Centro sperimentale di cinematografia dal 1968 al 1974, sotto la presidenza di Roberto Rossellini - periodo durante il quale diresse la serie monografica della rivista Bianco e Nero - e per due volte fu membro della commissione di selezione della Mostra del Cinema di Venezia, durante la gestione di Luigi Chiarini. Nel 1974 fondò la collana di monografie Il Castoro Cinema, dirigendola fino al 2000. Negli anni '80 fu direttore della Mediateca Regionale Toscana e negli stessi anni inizio la sua collaborazione con la Rivista del Cinematografo. Nell'anno accademico 2001-2002 aveva tenuto il corso di Teoria e Tecnica del linguaggio cinematografico presso l'Università di Modena e Reggio Emilia e da quattro anni dirigeva la collana Il cinema e le idee. Collaboratore, anche in anni recenti, della radio e della televisione, aveva realizzato tra l'altro, nel 1999, 14 puntate sul linguaggio cinematografico per Rai Educational. Tra le opere di Fernaldo Di Giammatteo, si ricordano La terza età del cinema (1985), il Nuovo dizionario universale del cinema (4 volumi, 1994-96), Lo sguardo inquieto (1994, una storia del cinema italiano dal 1940 al '50), Milestones - I trenta film che hanno segnato la storia del cinema (1998), Che cos'è il cinema (2003). Recentemente (dicembre 2004) aveva pubblicato un Dizionario dei capolavori del cinema, scritto con Cristina Bragaglia.