(Cinematografo.it/Adnkronos) - E' morto oggi nella sua casa di Roma, Carlo Di Palma, direttore della fotografia ed anche regista noto in tutto il mondo per la sua collaborazione con i più grandi registi italiani, da Roberto Rossellini a Michelangelo Antonioni, da Bernardo Bertolucci a Ettore Scola, e per il suo lungo sodalizio con Woody Allen. Di Palma aveva 79 anni ed era malato da tempo. Nato a Roma e formatosi nella grande scuola del cinema italiano del dopoguerra acquistò giovanissimo una fama internazionale, prima come assistente operatore con Luchino Visconti in Ossessione (1943) e poi con Rossellini in Roma città aperta (1945), L'assassino di Elio Petri (1966). Diventa direttore della fotografia (1960), Tiro al piccione di Giuliano Montaldo (1961), La lunga notte del '43 di Florestano Vancini (1960), Divorzio all'italiana di Pietro Germi (1962), L'Armata Brancaleone di Mario Monicelli (1966), Amore mio aiutami di Alberto Sordi (1969), Dramma della gelosia di Ettore Scola (1970), La tragedia di un uomo ridicolo di Bernardo Bertolucci (1981) e Il mostro di Roberto Benigni (1999). Di Palma ha inoltre lavorato con Michelangelo Antonioni in Deserto rosso (1964), Blow up (1966) e Identificazione di una donna. Di Palma si era cimentato anche nella regia cinematografica dirigendo Monica Vitti in tre film: Teresa la ladra (1973), Qui comincia l'avventura (1975) e Mimì Bluette (1982). Da oltre vent'anni era legato inoltre a Woody Allen, per il quale ha lavorato in una quindicina di film, tra i quali Hannah e le sue sorelle ('86), Radio Days ('87), Mariti e mogli ('92), Misterioso omicidio a Manhattan ('93), Pallottole su Broadway ('94), Tutti dicono I love you ('96), Harry a pezzi ('97). Premiato più volte con il Nastro d'Argento (l'ultima per La dea dell'amore di Allen), Di Palma stava lavorando nell'ultimo periodo all'illuminazione di una serie di concerti nelle grandi Basiliche di Roma. Lascia la moglie Adriana Chiesa.