E' morto il cardinale Carlo Maria Martini. Aveva 85 anni. Lo rende noto l'arcivescovo di Milano, Angelo Scola. Dopo la crisi cominciata a metà agosto, che gli aveva impedito di deglutire cibi solidi e liquidi, Martini si è improvvisamente aggravato ieri sera, quando le sue condizioni avevano già fatto temere per il peggio. "E' rimasto lucido fino all'ultimo e ha rifiutato ogni forma di accanimento terapeutico", aveva spiegato poche ore prima del decesso il neurologo Gianni Pezzoli, che da anni aveva in cura il cardinale. Arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002 (poi Arcivescovo Emerito), da anni malato di Parkinson, Martini è stato un gigante della Chiesa: uomo del dialogo, si è sempre esposto in prima persona nella relazione con l'altro, che fosse il non credente, il rappresentante di altre fedi, il reietto della società (abituali le sue visite ai carcerati): resta famosa la consegna delle armi che fecero a lui le Brigate Rosse. Martini è stato uno dei più grandi biblisti del Novecento ed un fine intellettuale. Non si contano le pubblicazioni a suo nome. Anche nei confronti del cinema il cardinale aveva mostrato una sensibilità rara: nel 1969 era stato addirittura consulente per Rossellini nella stesura della sceneggiatura degli Atti degli Apostoli. Il Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo Dario E. Viganò, che proprio da Martini è stato ordinato sacerdote e avviato nel suo impegno a favore della settima arte, esprime profondo cordoglio per la morte del cardinale.