(Cinematografo.it/Adnkronos) - Addio a una delle grandi attrici inglesi di Hollywood, una delle star degli anni '50 e '60 dalla bellezza raggiante, che con i suoi capelli neri e gli occhi scuri incantò i registi Laurence Olivier, Michael Curtiz, Otto Preminger, Joseph Mankiewicz, Mervyn LeRoy, Robert Wise, George Cukor, Richard Brooks e Stanley Kubrick. E che recitò al fianco di Gregory Peck, Paul Newman, Kirk Douglas e Marlon Brando. Jean Merilyn Simmons è morta venerdì sera nella sua casa di Santa Monica, in California, per un tumore ai polmoni. Il prossimo 31 gennaio avrebbe compiuto 81 anni. Attrice pluripremiata (ai Festival del cinema di Cannes e Venezia, due nomination all'Oscar), Simmons è stata l'interprete di 55 film, tra i quali titoli passati alla storia del grande schermo: da Amleto a Bulli e Pupe, da Grandi speranze a Spartacus. Simmons interpretò Cesare e Cleopatra (1946), Grandi speranze (1946),  Narciso nero (1947) prima di affermarsi come Ofelia in Amleto del regista Laurence Olivier (1948, per cui ottenne il premio come miglior attrice al Festival di Venezia e una nomination all'Oscar).
A Hollywood esordì in Androclo e il leone (1952) dal dramma di George Bernard Shaw e fu protagonista in una serie di kolossal in costume: da La tunica (1953), con Richard Burton, a Spartacus (1960), con Kirk Douglas e la regia di Stanley Kubrick, passando per Sinuhe l'egiziano (1954). Simmons provò tuttavia la propria versatilità nelle commedie, anche musicali come Bulli e pupe (1955), dove recitò da protagonista accanto a Marlon Brando.
Jean Simmons ha recitato anche in ruoli fortemente drammatici, come ne Il figlio di Giuda (1960) del secondo marito Richard Brooks, che la diresse nel 1969 anche in The Happy Ending (Lieto Fine, per il quale ottenne la sua seconda nomination all'Oscar). In seguito diradò molto l'attività, ritirandosi dopo Dominique (1978) e tornando solo sporadicamente al cinema: tra le sue più recenti apparizioni è How to make an american Quilt (1995).
Ha lavorato anche per la televisione e nel 1988 le è stato consegnato il premio alla carriera al Festival di Cannes. Tra gli altri riconoscimenti conquistati il David di Donatello nel 1956, premio come miglior attrice straniera per il film I perversi di Arthur Lubin.
Nata a Crouch Hill (Londra) il 31 gennaio 1929, Jean Simmons iniziò a recitare all'età di 14 anni. Prima di trasferirsi ad Hollywood, si distinse in ruoli come la giovane Estella nel film di David Lean Grandi speranze (1946) e Ofelia nell'Amleto diretto e interpretato da Olivier nel 1948. Nel 1950 sposò l'attore inglese Stewart Granger, con cui apparve in numerosi film, completando con successo il passaggio ad Hollywood, e da cui ebbe il figlio Tracy. L'attrice ottenne la cittadinanza americana nel 1956. La coppia divorziò il 12 agosto 1960 e il 1 novembre successivo Simmons si risposò con il regista Brooks, dal quale ebbe una figlia, Kate. La coppia divorziò nel 1977. Nel 1986 l'attrice si sottopose a terapia per dipendenza da alcol.
Negli anni '70 Simmons si orientò verso il teatro e le produzioni televisive. Portò in tournee attraverso gli Stati Uniti il musical A Little Night Music con buone recensioni dalla critica, poi lo spettacolo approdò a Londra. Per la sua partecipazione alla miniserie televisiva Uccelli di rovo vinse un Emmy Award. Nel 1988 ritornò al cinema dopo dieci anni di assenza, recitando nel film intitolato L'irlandese con Anthony Hopkins e Hugh Grant, e nel 1989 di nuovo in una versione televisiva di Grandi speranze, dove interpretò il ruolo di Miss Havisham, la madre adottiva di Estella, così come qualche anno prima, nel 1985 e 1986, aveva lavorato nello sceneggiato televisivo Nord e Sud.
La Simmons ha fatto anche una apparizione più recente in Star Trek: The Next Generation, nell'episodio Giustizia sommaria, nei panni dell'Ammiraglio Norah Satie, personaggio di investigatrice da caccia alle streghe.