(Cinematografo.it/Adnkronos) - Volto indimenticabile del cinema italiano come ragazzino quindicenne in Sciuscià di De Sica e Moraldo nei Vitelloni di Fellini, Franco Interlenghi si è spento stamattina nella sua casa di Roma all'età di 83 anni. La notizia si è subito diffusa al Lido di Venezia dove è in corso la Mostra del Cinema. Nato nel 1931, Interlenghi è stato uno dei grandi protagonisti del Neorealismo.

La sua carriera è iniziata nel 1946, quando aveva soltanto 15 anni e Vittorio De Sica lo volle come protagonista di Sciuscià. Nel film Pasquale Maggi, il personaggio interpretato da Interlenghi, a chi gli chiede quando è nato, risponde: "Il 29 ottobre del 1931", proprio la data di nascita dell'attore. Alla fine degli anni '40 Interlenghi si è affermato in teatro dove Luchino Visconti lo ha diretto in Rosalinda o come vi piace e Troilo e Cressida di Shakespeare e Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller.

L'attore in Domenica d'agosto (1949)

Negli anni successivi ha recitato con i più grandi registi del suo tempo, da Rossellini a Fellini, da Antonioni a Bolognini, rallentando successivamente la sua attività e apparendo in ruoli non di primo piano (come in Notte prima degli esami oggi, nel 2006), ma sempre efficaci. L'ultimo film al quale ha partecipato è La bella società del 2010, di Gianpaolo Cugno, con Giancarlo Giannini, Raoul Bova, Maria Grazia Cucinotta e sua moglie Antonella Lualdi, che Interlenghi ha sposato nel 1955 e dalla quale ha avuto due figlie entrambe attrici, Stella e Antonellina.