E’ morto il regista francese Claude Lanzmann. Aveva 92 anni. A comunicarne il decesso, avvenuto stamane in un ospedale parigino, la casa editrice Gallimard, che ne aveva pubblicato l’autobiografia.

Lanzmann è celebre sopra tutto per il film Shoah, un capolavoro fluviale (9 ore e mezza) sull’Olocausto attraverso le testimonianze delle vittime ebree, degli aguzzini tedeschi e dei polacchi. Senza utilizzare materiale di archivio né musica, che detestava, Shoah ultimato nel 1985 è ancora oggi un memento ineludibile e un oggetto cinematografico incomparabile, e non solo per la durata.  ha dimostrato come il cinema esista plasticamente, come un film sia un fatto innegabile, una testimonianza non eludibile. Come un doc sull'Olocausto cambi l'Olocausto stesso, l'osservazione il fenomeno, la storia del cinema e la Storia tutta. Un gigante.

Nato a Parigi il 27 novembre 1925 da ebrei che avevano abbandonato l’Europa dell’Est, Lanzmann si unì 17enne alla Resistenza francese, si oppose successivamente alla guerra in Algeria, diresse la rivista politica Les Temps Modernes, fu compagno di Simone de Beauvoir e amico di Jean-Paul Sartre.

Tra i suoi altri film, Le dernier des injustes (2013) e Napalm (2017).