Dal 16 al 24 marzo a Reggio Emilia, Asian Film Festival 10 presenterà trentotto pellicole provenienti dall'estremo oriente, in una stimolante panoramica da cinematografie sempre più importanti come Giappone, Cina, Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, Singapore, Vietnam e Malesia.
Tra i titoli in Concorso, da segnalare i nuovi film di autori affermati come Hirokazu Koreeda (I Wish), Shinji Aoyama (Tokyo Koen) e Naomi Kawase (Hanezu), oltre a opere di nuovi talenti come il vibrante Mr. Tree, del cinese Han Jie, prodotto da Jia Zhang-ke, e il toccante Here... or There?, della regista vietnamita Siu Pham. Una sezione che presenterà un equilibrato mix di registi affermati ed emergenti.
Nella sezione Fuori Concorso, oltre al nuovo The Day He Arrives di Hong Sang-soo, saranno presentati cortometraggi inediti di registi apprezzati da tempo come Brillante Mendoza, Fruit Chan, Stanley Kwan o Apichatpong Weerasethakul.
Si amplia infine Newcomers, la sezione ideata per presentare il meglio dei nuovi registi da tutta l'Asia che, quest'anno assegnerà un premio speciale alla miglior opera prima. Tra i titoli selezionati Starry Starry Night, del taiwanese Tom Lin e The End of Puberty di Shoko Kimura.
“Ce l'abbiamo fatta. Anche l'Asian Film Festival ha compiuto dieci anni. E come tutti i bambini piccoli speriamo continui a crescere bene”, afferma il direttore del festival Antonio Termenini, che non nasconde la soddisfazione per la sua creatura ormai decennale. “La scommessa emiliana è stata vinta, grazie soprattutto al numeroso pubblico che ha affollato la scorsa edizione. A questo pubblico non  si poteva che rispondere con un programma ancora più ambizioso: più film, una sezione Newcomers allargata, una retrospettiva tra le migliori di quelle avute in questa decade: Tsukamoto, maestro cyberpunk del cinema giapponese dell'ultimo ventennio.”
“Per parte nostra,” dichiara il Presidente della Fondazione Palazzo Magnani, Avde Iris Giglioli, “l'aver mantenuto con determinazione l'impegno a realizzare la seconda edizione del Festival cinematografico orientale in territorio reggiano, deriva senz'altro dalla convinzione che la città e il suo territorio, i suoi giovani e la comunità in genere costituiscano il contesto ideale per consolidare un interesse per l'arte cinematografica già radicato a livello associazionistico. Quest'anno il festival si apre a luoghi diversi: oltre che all'interno della città - a Palazzo Magnani e al Cinema Al Corso - le proiezioni, infatti, si terranno anche presso il Cinema Eden di Puianello, nel Comune di Quattro Castella. Un particolare compiacimento inoltre deriva dalla collaborazione attiva che quest'anno siamo riusciti a instaurare con gli studenti dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.”
La retrospettiva come già annunciato, è dedicata a Shinya Tsukamoto e presenta 12 titoli tra i più significativi del maestro giapponese. Il Premio alla Carriera gli verrà consegnato il giorno dell'inaugurazione del festival, il 16 marzo, alla presenza delle autorità cittadine, con la lettura della seguente motivazione: "Per il modo unico con cui si è inserito all'interno della grande tradizione del cinema giapponese con tematiche e stili completamente innovativi. Tsukamoto è figura centrale del cinema mondiale degli ultimi vent'anni e ha influenzato profondamente anche molti registi occidentali". Il regista si tratterrà a Reggio Emilia fino a domenica sera, quando alle 18:00 presso Palazzo Magnani, incontrerà e risponderà direttamente alle domande del pubblico.
La kermesse asiatica sarà l'occasione per incontrare anche altri protagonisti del cinema orientale, venuti a presentare i loro più recenti film al pubblico reggiano. Tra i primi ospiti che hanno confermato la loro presenza Lai Weijie e Elizabeth Wijaya, i due registi e sceneggiatori del film di Singapore I Have Loved, opera estremamente rarefatta girata in Cambogia tra i templi di Angor Wat e Siem Reap, il sito religioso più vasto al mondo.
Sono annunciati anche la regista vietnamita Siu Pham e il co-produttore francesce Jean-Marc Bello del film in concorso Here… or There?, esordio della Pham, nota soprattutto come fotografa. Nata a Hanoi, cresciuta a Ginevra e residente a Ho Chi Minh City in Vietnam, la Pham ha precedentemente girato dei documentari, come Saigon's Blues e A Script in Udaipur.
Il 21 marzo è poi confermata la presenza di Chow Keung, produttore dei film dell'ultima generazione di registi cinesi, su tutti Jia Zhang-ke, al quale l'Asian Film Festival ha dedicato la retrospettiva completa nel 2009. Il produttore, che ha realizzato tra gli altri il film Still Life, premiato alla Mostra di Venezia nel 2006, parlerà della sua ultima fatica, la pellicola cinese Mr. Tree presentata in concorso in questa edizione del festival. Tra le anticipazioni, annuncerà il nuovo kolossal di Jia Zhang-ke, prodotto insieme a Johnnie To. L'incontro con il produttore sarà un occasione per i fan del cinema cinese per aggiornarsi sulle ultime tendenze del genere wuxia.