Hollywood? A quattro zampe (e quattro piedi). Jennifer Aniston, Owen Wilson e un labrador - anzi, i 22 esemplari utilizzati - sono le star della commedia cinofila di David "Il diavolo veste Prada" Frankel, Io & Marley, nelle nostre dopo aver realizzato 140 milioni di dollari negli Stati Uniti. Tratta dal bestseller di John Grogan, protagonista è il labrador Marley, che sconvolge e allieta la vita dei giornalisti John (Wilson) e Jenny Grogan (Aniston), prima nel sud della Florida e poi in Pennsylvania, tra maternità, dog-sitter in fuga e l'ambita palma di "peggior cane del mondo".
"La scena più difficile è stata quella in cui Marley cammina fuori per metà dal finestrino della nostra auto", dice la Aniston, che pure ha "grande confidenza con i cani: ne ho due, la piccola Dolly e Norman, un incrocio di 13 anni e gusti alimentari sempre più difficili. Aveva un cammeo, ma l'hanno tagliato". "Recitare al fianco di un cane che ti ruba la scena ridimensiona fortemente il tuo ego d'attore", ribatte Wilson, nonostante sia "più ostico spartire il set con dei bambini: mi rimproveravano di tenerli in braccio come palle da football…".
Anche con i labrador è stato difficile, "ma per quel che m'attendeva a casa: il mio Garcia, un australian cattle dog come quello di Mad Max, mi sentiva addosso il loro odore, e non me lo perdonava". Sulle orme del suo quattrozampe, Wilson ritorna alle Avventure acquatiche di Steve Zissou: "Per Garcia quello di Wes Anderson è stato sicuramente un film migliore: cinque mesi a Roma, a giocare a pallone davanti all'ambasciata francese di piazza Farnese, con i poliziotti che ci urlavano dietro…".
Se Wilson cita per modelli Hoffman, Hackman e Alan Arkin, suo capo-redattore in Io & Marley, viceversa Shirley MacLaine, Meryl Streep, Anne Hathaway e Marion Cotillard sono le colleghe predilette della Aniston, che qui si trova a dover scegliere tra un lavoro che ama e la maternità: "Tante mie amiche hanno dovuto affrontare questa scelta, perchè non sempre si riesce a fare 50 e 50. Ma in realtà per la famiglia non si fanno mai sacrifici, perché nella vita non contano i soldi che hai fatto ma le persone che hai accanto".
Una seconda famiglia Jennifer parrebbe averla trovata nelle Goree Girls, suo prossimo progetto da produttrice ispirato a una storia vera, "quella di un gruppo di recluse nella prigione di Goree in Texas negli anni '40 e fondatrici di uno dei primi gruppi country-western al femminile della nazione".