Tutto si può dire di Shia LaBeouf ma non che sia stato ingaggiato "per fare delle scene di sesso" in American Honey di Andrea Arnold. Lo ha dovuto smentire tra il serio e il faceto lo stesso attore americano, a un'improvvida domanda rivoltagli durante la conferenza stampa del film a Cannes.

Tra il serio e il faceto è anche il suo personaggio, Jake, tra i venditori porta a porta di magazine il più esperto, un leader riconosciuto dal gruppo per la capacità di incantare i potenziali clienti con storielle che sforna al momento. Ma Jake è anche il più lunatico della compagnia, deliziosamente simpatico e oltremodo irascibile, non lontano probabilmente dal vero LaBeouf: "Anch'io ho fatto parte del sottoproletariato americano in passato", confessa l'attore. "Mio padre per un periodo ha persino lavorato a Bakersfield (la città di provenienza del suo personaggio, ndr): la sola cosa che aveva quella città era una prigione: tutti lavoravano lì", ha detto LaBeouf.

Che non si è sottratto al rumor del giorno, che lo vuole futuro interprete per il cinema della leggenda del tennis John McEnroe: "Perché no? Io sono Jake, ma anche McEnroe", ha confermato l'attore, aggiungendo a margine di volere usare il suo celebre rovescio, quello che tante risse e tanti guai gli ha causato, per una causa migliore.