Tra le onde, nel cielo, un film per raccontare la “meglio gioventù” del nuoto italiano di metà anni Sessanta: l’atleta più giovane, Daniela Samuele, aveva sedici anni, il più “anziano”, Bruno Bianchi, aveva 23 anni ed era il capitano della nazionale azzurra di nuoto. Il 28 gennaio 1966 un aereo della Lufthansa partito da Francoforte - il Convair Metropolitan - precipitò in fase di atterraggio all'aeroporto di Brema. Nessun superstite. Tra le 46 vittime anche i sette giovani componenti della Nazionale di Nuoto italiana diretta al meeting di Brema, il più prestigioso appuntamento della stagione indoor. Con Daniela Samuele e Bruno Bianchi si trovavano a bordo del Convair anche Carmen Longo, Amedeo Chimisso, Sergio De Gregorio, Luciana Massenzi, Bruno Bianchi, Chiaffredo Dino Rora. Li accompagnavano Paolo Costoli, l’allenatore ed ex nuotatore che aveva preso il posto di Dennerlein, e il giornalista Nico Sapio, telecronista RAI, voce del Nuoto Italiano nelle occasioni importanti.

Cinquant’anni dopo arriva il docufilm che racconta quella tragedia, Tra le onde, nel cielo, scritto e diretto da Francesco Zarzana.

In occasione delle celebrazioni di Brema 2016 organizzate da Federnuoto che ha dato il suo patrocinio al film, è in programma giovedì 28 gennaio la prima presentazione: il trailer sarà presentato nell’incontro all’Hotel Robben alla presenza di istituzioni, atleti e del console italiano Flavio Rodilosso. La prima del film è invece in programma sabato 20 febbraio a Modena Buk Festival, che lo ha prodotto.

Tra le onde nel cielo è un docufilm per non dimenticare: ogni sport ha la sua Superga. Il nuoto ha Brema ’66. Vite improvvisamente spezzate. Intessuto fra fiction e materiale documentario d’archivio, il film proporrà molte testimonianze dirette di familiari, amici dei ragazzi e atleti di quegli anni: Roberto, fratello di Amedeo Chimisso; Sonia, sorella di Sergio De Gregorio; Paola Saini e Daniela Beneck, ex campionesse di nuoto e compagne di nazionale dei ragazzi;  Nicoletta Longo, sorella di Carmen Longo, anche lei nuotatrice; Luciana Sirveni, compagna di banco di Carmen Longo; Marzio Casadei e Alessandro Anfossi, compagni di squadra a Bologna di Carmen Longo nella R.N. Bologna;  Elisabetta Fusi, ex nazionale di nuoto degli anni '80 e figlia di Marcello Fusi, allenatore di  Sergio De Gregorio; Franco Del Campo,ex olimpionico (andò a Brema l'anno dopo la tragedia); Gloria Sapio, figlia del giornalista Rai Nico Sapio; Paolo Barelli, Presidente Federnuoto.

Sul piano della fiction il film segna il ritorno al set dell’attrice Laura Efrikian, che nel 1966 era all’apice della sua carriera e che interpreterà la prof.ssa Maria Andreani del Liceo Minghetti di Bologna nonché insegnante della felsinea Carmen Longo. Accanto a lei Marco Morandi che vestirà i panni del grande giornalista e intellettuale Dino Buzzati, e ancora le attrici Claudia Campagnola, Lucia Fossi, Elena Polic Greco, Lucia Bendia. La colonna sonora è affidata alla pianista e compositrice francese Valérie Marie e il film ha la sua canzone, Among the waves, in the sky, scritta da Francesco Zarzana e interpretata dalla cantante Eleonora Mazzotti.

La stele commemorativa

 

"L'Italia del nuoto si stava formando attorno ad atleti eccezionali che avrebbero partecipato da protagonisti alle Olimpiadi di Città del Messico in programma due anni più tardi – spiega il Presidente della Federnuoto Paolo Barelli -.  La sciagura provocò un vuoto umano e sportivo difficile da colmare e che commuove a 50 anni di distanza. La Federazione Italiana Nuoto è orgogliosa di organizzare in loro memoria la Coppa Caduti di Brema che ogni anno assegna lo scudetto del nuoto. E di patrocinare iniziative culturali come quella di Francesco Zarzana: con passione e professionalità ha ricostruito, attraverso il docufilm Tra le Onde nel Cielo, le storie umane degli atleti azzurri che volarono via troppo presto e troppo in fretta.  Il 28 gennaio a Brema con il Consolato italiano Onorario ricorderemo la tragedia con funzioni religiose e testimoni e con l’anticipazione del film".

"Mi emoziona essere arrivato con questo progetto ai 50 anni dalla tragedia di Brema – afferma il regista Francesco Zarzana –. Personalmente non ho mai creduto all'ipotesi che l'incidente aereo fosse stato causato semplicemente dalle avverse condizioni meteo o da altre ipotesi assurde che sono circolate. Certo, il maltempo in parte ha contribuito, ma ho fatto una mia piccola indagine e fra le carte trovo che il centralino dell'aeroporto, mezz'ora prima dell'arrivo del Convair, riceve una telefonata nella quale si avverte che le luci della pista non funzionano bene. Così mi sono chiesto: chi può capire che le luci della pista non funzionano? O la torre di controllo, ma dubito che chiami il centralino, o qualcuno che arriva dal cielo... L'ultimo ad arrivare fu un piccolo velivolo guidato da Rolf Reese, istruttore di volo, che atterrò un'ora prima del volo dove c'erano gli azzurri ... Lui negò sempre di avere fatto quella telefonata, ma la telefonata è rimasta registrata. Quando arrivò il Convair, secondo me, non ebbe punti di riferimento nella pista. All'ultimo momento il pilota tentò di 'riattaccare', cioè di risalire e rifare la manovra di atterraggio. Però non ci riuscì: l'aeroporto di Brema non era neanche dotato del radar-guida. Non so se questa sia la verità sulla sciagura aerea, ma penso di esserci andato molto vicino".

 Tra le onde nel cielo è un progetto che si autofinanzia attraverso crowfunding attivo a questo link.