Due capolavori della storia del cinema per festeggiare le proiezioni in 70mm al Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b) del nuovo film di Quentin Tarantino.

E se il Cinema Lumière è tra le tre sole sale italiane che proiettano The Hateful Eight in pellicola in 70mm, l’occasione è ideale per portare agli occhi degli spettatori due grandi titoli, naturalmente anch’essi in 70mm: domani, mercoledì 11 febbraio, alle ore 20.30, vedremo il Lawrence d’Arabia (versione originale con sottotitoli italiani) diretto nel 1962 da David Lean e interpretato da Peter O’Toole; giovedì 11 febbraio alle ore 17 e sabato 13 febbraio alle ore 22, è invece in programma 2001: Odissea nello spazio (versione italiana), realizzato da Stanley Kubrick nel 1968.

“Il film è stato girato in 65mm con pro­cesso Panavision. Abbiamo potuto vedere tutto il materiale girato in Giordania solo una volta tornati in Gran Bretagna. Supervisiono io stesso il montaggio, so­prattutto le scene d’azione più comples­se. Dato che sono stato montatore, per me è difficile tenere le mani lontane dalla celluloide”, così ricorda David Lean al momento dell’uscita di Lawrence d’Arabia. “In fase di sceneggiatura nessuno può prevedere come verrà montata una scena; ma quando giro cerco di avere già in mente un’idea di montaggio. So già quali scene mi serviranno e tento di otte­nerle, spostando qua e là gli attori senza ripetere tutta l’azione con una diversa disposizione. A volte ci si sbaglia e allora mi maledico di non aver girato un campo lungo che in seguito si sarebbe rivelato necessario”.

Nel suo libro dedicato a 2001: Odissea nello spazio, Giuseppe Lippi riassume così la complessa vicenda del formato: “2001 è stato girato nel formato che viene definito ufficialmente Super Panavision 70mm/Cinerama. Nel Cinerama originale, sviluppatosi nei primi anni Cinquanta, le riprese venivano effettuate simultaneamente da tre macchine, in modo da allargare al massimo il campo visivo e avvicinarsi a quello dell’occhio umano. Analogamente, al momento della proiezione bisognava impiegare tre proiettori da 35mm che condividessero la stessa cabina e riversassero le rispettive porzioni dell’immagine su un grande schermo curvo, diviso in tre segmenti. Lo schermo raggiungeva (in termini ottici) i 146 gradi di ampiezza visuale e 55 di altezza. Nel tentativo di ridurre i costi e ottenere risultati ugualmente spettacolari, intorno alla metà degli anni Sessanta il sistema di ripresa con tre macchine fu abolito a favore dell’Ultra Panavision, che veniva realizzato utilizzando una sola macchina da presa caricata con pellicola da 65mm (capace, dunque, di un’angolazione molto ampia e di una ratio simile a quella del Cinerama originario, anche se non più in grado di raggiungere il campo di 146 gradi). All’Ultra Panavision subentrò, verso la fine degli anni Sessanta, il Super Panavision 70, un sistema che continuava a servirsi del marchio Cinerama pur essendo meno ampio del precedente. Anche in questo caso il fotogramma da proiettare misurava 70mm ed era ricavato da un negativo 65mm. È il formato di 2001, che è stato pienamente sfruttato solo in alcune metropoli: in gran parte delle altre città il film è uscito senza l’ausilio dello schermo curvo e, a partire dall’autunno 1968, nel formato normale a 35mm”.

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Nello splendore del 70mm

Cineteca di Bologna - Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)

Dal 10 al 13 febbraio

Mercoledì 10 febbraio, ore 20.30

LAWRENCE D’ARABIA (Lawrence of Arabia, GB/1962) di David Lean (222’)

Versione originale con sottotitoli italiani

Giovedì 11 febbraio, ore 17

2001: ODISSEA NELLO SPAZIO (2001: A Space Odyssey, USA-GB/1968) di Stanley Kubrick (140’)

Sabato 13 febbraio, ore 22

2001: ODISSEA NELLO SPAZIO (2001: A Space Odyssey, USA-GB/1968) di Stanley Kubrick (140’)