"Potere celebrare questa 35esima edizione della SIC è in sé un evento epocale. Dopo avere vissuto tutti insieme uno dei momenti più drammatici di sempre del nostro paese, il cinema e la cultura si mettono in gioco per offrire un segnale di rinascita concreto", così il direttore Giona A. Nazzaro alla presentazione del programma della Settimana della Critica, sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell'ambito della 77esima Mostra del cinema di Venezia (02 - 12 settembre 2020). 

Nella selezione, curata da Giona A. Nazzaro insieme a Paola Casella, Simone Emiliani, Beatrice Fiorentino e Roberto Manassero, titoli capaci di raccontare il presente, il mondo e la storia attraverso un cinema libero.

Si apre con il film (fuori competizione) prodotto da Terrence Malick The Book of Vision del regista italo-svizzero Carlo S. Hintermann. Un melodramma visionario e poetico.

The Book of Vision

In concorso l'unico italiano Non odiare, opera prima di Mauro Mancini con Alessandro Gassmann e Sara Serraiocco. Un film che tratta il tema dell'intolleranza e dell'odio antisemita: un medico ebreo si ritrova a soccorrere un ferito che ha una svastica tatuata sul petto.

Sempre in competizione ci sono: 50 o dos ballenas de encuentran en la playa del messicano Jorge Cuchì, agghiacciante romanzo di formazione (anti)sentimentale che racconta l'autodistruzione di due adolescenti colti in un vortice di annoiata disperazione nichilista; Phoani Dorogy di Natalya Vorozhbyt sulla guerra ucraina; Shorta dei danesi Anders Ølholm e Frederik Louis Hviid, un poliziesco politico in stile Robert Aldrich; Topside degli americani Celine Held e Logan George, riflessione accurata e visivamente potente sulla stratificazione di classe della società nordamericana contemporanea; Tvano Nebus del lituano Marat Sargsyan su una guerra combattuta in un angolo dimenticato dell'Europa dell'Est.

Infine il film di chiusura sarà il documentario The Rossellinis di Alessandro Rossellini. Un doc che nel quale il nipote del grande Roberto, genio del cinema e padre spiccatamente anticonformista, ci conduce nel cuore dei suoi amori che hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo scandalizzando la rigida morale degli anni cinquanta e dando alla luce una famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e allargata. Una saga familiare raccontata come un romanzo d'appendice. 

Sette i cortometraggi in concorso che saranno giudicati da una giuria composta da tre produttori: Nicola Giuliano, Donatella Palermo e Giovanni Pompili. I titoli sono: Accamòra (In questo momento) di Emanuela Muzzupappa; Adam di Pietro Pinto; Finis Terrae di Tommaso Frangini; Gad Station di Olga Torrico; J'ador di Simone Bozzelli; Le mosche di Edgardo Pistone e Where The Leaves Fall di Xin Alessandro Zheng. 

Tra i corti anche due eventi speciali: quello di apertura Les Aigles de Carthage di Adriano Valerio sulla mitica vittoria della squadra tunisina Eagles of Carthage contro il Marocco nella finale per la Coppa Africana il 14 febbraio del 2004 e Zombie di Giorgio Diritti, un dramma familiare che si svolge nel giorno di Halloween. 

"In un periodo così difficile la mostra del cinema di Venezia è una pedina importante per il cinema che deve ripartire. Non era affatto scontato esserci e un altro elemento importante è che la Sic si presenta con le stesse caratteristiche degli altri anni: sette opere prime, due proiezioni speciali e la sezione cortometraggi", ha infine sottolineato il presidente SNCCI Franco Montini.