E' polemica in Germania sul nuovo lavoro della controversa regista Rosa von Praunheim. L'autrice avrebbe ricevuto un finanziamento pubblico di 20 mila euro dal North Rhine-Westphalia Film Institute per realizzare un film ispirato alla vera storia del cannibale di Rotenburg: Armin Meiwes, tecnico informatico di 42 anni, è stato condannato all'inizio del 2004 a 8 anni di carcere per aver ucciso, evirato, sezionato e in parte mangiato l'ingegnere berlinese Bernd-Juergen Brandes (43 anni), dopo aver messo un annuncio su Internet nel quale chiedeva espressamente a qualcuno di offrirsi come vittima sacrificale per il macabro rito. L'idea di finanziare il progetto con il denaro dello Stato ha sollevato le proteste di numerosi politici conservatori. ''Non è altro che glorificare un perverso criminale" ha detto il parlamentare cristiano-democratico Axel Wintermeyer, che ha definito di cattivo gusto anche il titolo scelto per il film, Your Heart in My Head (il tuo cuore nella mia testa). Rosa von Praunheim è nota per aver diretto numerosi documentari di denuncia politica e sociale e nel 2002 fece discutere anche alla Mostra del Cinema di Venezia con il documentario Mucche messe incinte nella nebbia presentato in Nuovi Territori. "Sono 20 anni che m'interesso di cannibalismo. E' una materia veramente affascinante" ha detto al Bild Zeitung la regista, che già nel '99 aveva diretto una "commedia" sul tema dal titolo Can I Be Your Bratwurst, Please?, ambientata durante una cena di Natale in un motel di Hollywood. La regista ha precisato che il film - le cui riprese dovrebbero iniziare a dicembre - non racconterà la storia di Meiwes (non essendo riuscita ad ottenere i diritti) ma i fatti narrati saranno molto simili a quanto avvenuto nella realtà e vi sarà anche una scena in cui la vittima fa visita all'assassino nella sua cella per dirgli di essere fiero di quello che ha fatto. "Non capiamo perché siamo stati criticati per aver deciso di sostenere il film" ha detto Michael Schmidt-Osspach, del North Rhine-Westphalia Film Institute, che ha  parlato di un film "grottesco, un po' thriller, un po' documentario, un po' commedia".