Viva! Viva Villa!
Villa Rides!
Pancho Villa, il fedele "rivoluzionario" del presidente Madero è in continua lotta contro i ribelli detti "colarados". L'americano Lee Arnold che con il proprio aereo rifornisce abitualmente di armi i ribelli, viene fatto prigioniero. Villa lo convince ad abbracciare la propria causa. Grazie all'aereo l'alleanza contribuisce notevolmente alla realizzazione di piccoli piani di battaglia, alla conquista della città di Parral, nonché alla conseguente gloria del grande rivoluzionario. Ma il generale Juerta, geloso della progressiva forza che sta ottenendo Pancho Villa, e impegnandolo in un'impresa disperata: la conquista della città fortificata di Canejos. Quando, contro ogni previsione, Pancho validamente aiutato da Arnold riesce a espugnare il paese, il generale Jerta lo accusa di omicidio e lo condanna a morte, approfittando di uno dei tanti eccessi che ha compiuto il suo esercito. Villa sfugge al plotone grazie all'interessamento del presidente Madero, il quale viene ucciso qualche mese più tardi dallo stesso Jerta che si elegge capo dello Stato. Di nuovo Pancho Villa convince Arnold a stragli accanto nella lotta che ricomincerà contro l'impostore.
CAST
- Regia:
- Attori: - Pancho Villa, - Lee Arnold, - Fina, - Rodolfo Fierro, - Gen. Victoriano Huerta, - Urbina, - Ramirez, - President Francisco Madero, - Emilita, - Don Luis, - Fuentes, - Maggiore, - Juan, - Lupita, - Generale, - Capitano Herrera
- Soggetto: William Douglas Lansford - (romanzo)
- Sceneggiatura: Robert Towne, Sam Peckinpah, William Douglas Lansford - (adattamento)
- Fotografia: Jack Hildyard
- Musiche: Maurice Jarre
- Montaggio: David Bretherton
- Scenografia: Ted Haworth
- Arredamento: Román Calatayud
- Costumi: Eric Seelig
- Effetti: Milt Rice
- Aiuto regia: José María Ochoa, Carlos Gil
- Seconda unità: Chuck Hayward, Arthur Squire
CRITICA
È una versione romanzata della figura e delle gesta del rivoluzionario messicano; superficiale e persino puerile nel disegno dei persoanggi, del tutto priva, soprattutto di sincerità e di forza drammatica nella descrizione dei fatti.
('Segnalazioni cinematografiche', vol. 65, 1968)
('Segnalazioni cinematografiche', vol. 65, 1968)