Vitriol

ITALIA 2012
Napoli, giorni nostri. L'avvincente ricostruzione di una vera ricerca documentaristica sulla Napoli esoterica degli ultimi due secoli del secondo millennio. Lola e Davide intraprendono un ambiguo cammino all'interno della loro città, fatto di scoperte archeologiche, discese in cunicoli sotterranei e ritrovamenti misteriosi.
Tutto alla ricerca di un antico ordine occulto fondato dal principe alchimista Raimondo de Sangro, l'Ordine Osirideo Egizio. Quando ci si addentra in oscuri enigmi l'unica fonte di luce è "se stessi": V.I.T.R.I.O.L.
SCHEDA FILM

Regia: Francesco Afro De Falco

Attori: Roberta Astuti, Yuri Napoli, Stefano Jotti, Leonardo Bilardi, Gabriella Cerino

Sceneggiatura: Giovanni Mazzitelli

Fotografia: Luca Cestari

Musiche: Claudio Luongo

Montaggio: Francesco Afro De Falco, Alessio Perisano

Scenografia: Flaviano Barbarisi

Costumi: Francesca Balzano

Altri titoli:

V.I.T.R.I.O.L.

Durata: 80

Colore: C

Genere: THRILLER

Produzione: SALVATORE MIGNANO PER S.M.C. S.R.L.

Distribuzione: DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE

Data uscita: 2012-11-15

TRAILER
NOTE
- SCULTURE: LUCA NOCERINO.

- FILM RICONOSCIUTO AL MINISTERO DEI BENI CULTURALI COME OPERA DI INTERESSE CULTURALE.
CRITICA
"Con il codice Partenope tra gli enigmi vesuviani invece di crogiolarsi nel solito velleitarismo d'autore, un gruppo di appassionati cinefili porticesi è riuscito a ideare, farsi produrre e dirigere un film-film, centrato su temi e suggestioni estratti dai riti iniziatici della massoneria e i connessi misteri esoterici appartenenti all'area vesuviana. 'Vitriol', che dipana le sue cupe atmosfere attorno al ritrovamento di un enigmatico medaglione d'epoca borbonica da parte di una laureanda, è un mockumentary o finto documentario che fa simpatia per la temerarietà, non disgiunta da competenza, con la quale lo sceneggiatore Giovanni Mazzitelli e il regista Francesco A. De Falco hanno sfidato l'affinità con un kolossal come 'Il Codice da Vinci': la visionarietà dei toni, il lavoro sugli effetti e la pertinenza delle fonti li proiettano verso un futuro incoraggiante, nel corso del quale potranno correggere le inevitabili insufficienze (a partire dalla tenuta degli interpreti)." (Valerio Cappelli, 'Il Mattino', 15 Novembre 2012)