Vento del Sud

ITALIA 1959
La vicenda si svolge nella Sicilia Orientale, nella zona delle saline. Ad Antonio, giovane operaio, è stata affidata la missione di compiere una vendetta, uccidendo il marchese Macrì. Di fronte all'occulto potere dei mandanti, Antonio non ha il coraggio di rifiutare l'incarico e si reca nell'isola in cui risiede il marchese assieme alle due figliole Deodata e Grazia. Il giovane operaio, però, non si sente di adempiere il funesto mandato e fugge insieme a Grazia, la più giovane delle figliole del marchese, la quale vuol sottrarsi alla triste vita della salina. Inseguiti dai mandanti del delitto, i due giovani giungono a Palermo, dove trovano rifugio in una pensione. Ma anche qui Antonio viene rintracciato dai suoi persecutori, che gli impongono di dividersi da Grazia. Per sottrarre la fanciulla ad ogni pericolo, il giovane la lascia, facendole credere che egli non l'ama, e si dirige verso il porto. Ma il pensiero di Grazia non gli dà tregua ed egli torna alla pensione, dove apprende che la fanciulla si è uccisa. Disperato, Antonio affronta i suoi persecutori, ma paga con la vita la sua ribellione.
SCHEDA FILM

Regia: Enzo Provenzale

Attori: Renato Salvatori - Antonio, Claudia Cardinale - Grazia, Annibale Ninchi - Il marchese, Laura Adani - La baronessa, Ivo Garrani - Il padrino, Franco Volpi - Guido Lo Guzzo, Giuseppe Cirino - Luigino, Sara Simoni - L'affittacamere, Rossella Falk - Deodata, Salvatore Fazio - Il cavaliere, Salvo Randone, Romolo Valli

Soggetto: Giuseppe Mangione, Enzo Provenzale

Sceneggiatura: Giuseppe Mangione, Elio Petri, Armando Crispino, Enzo Provenzale

Fotografia: Gianni Di Venanzo, Erico Menczer - operatore

Musiche: Gino Marinuzzi Jr.

Montaggio: Ruggero Mastroianni

Scenografia: Graziella Urbinati

Costumi: Graziella Urbinati

Altri titoli:

South Wind

Durata: 98

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Produzione: FRANCO CRISTALDI PER LUX FILM, VIDES, CINECITTA'

Distribuzione: LUX - PANARECORD

CRITICA
"Diretto e recitato senza convinzione, il film non riesce a prendere l'animo dello spettatore, che resta estraneo ai sentimenti che agitano i protagonisti." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 48, 1960)