Urge

ITALIA 2014
Ripresa - realizzata con cinque cineprese in alta definizione, che restituiscono punti di vista inediti - del monologo con cui l'attore-autore bolognese si scaglia, artisticamente e civilmente, contro le vacuità e le metastasi culturali della società di massa. Attraverso un profondo lavoro sulla voce e sul pensiero, sulla scrittura e sul corpo, Bergonzoni ci fa viaggiare attraverso i suoi temi più cari, l'altro, l'oltre, il rimbalzo della norma, il gioco di specchi, e ci incita a fare voto di "vastità". Ma cosa è la "vastità"? Questa è la domanda che Bergonzoni pone allo spettatore, la cui risposta si trova nell'aprirsi all'incommensurabile, all'invisibile, all'incredibile, all'onirico, per uscire da abitudini mentali indotte dalla selva di discorsi in cui tutti ci troviamo immersi.
SCHEDA FILM

Regia: Riccardo Rodolfi

Attori: Alessandro Bergonzoni

Soggetto: Alessandro Bergonzoni

Fotografia: Valerio Barbati

Montaggio: Alberto Cerchierini

Scenografia: Alessandro Bergonzoni

Altri titoli:

Urge il film

Durata: 105

Colore: C

Genere: TEATRO

Specifiche tecniche: DCP

Tratto da: dall'omonimo monologo teatrale di Alessandro Bergonzoni

Produzione: ALLIBITO

Distribuzione: EXIT MEDIA (2016)

Data uscita: 2016-03-03

TRAILER
CRITICA
"I capelli sono lunghi e bianchi mentre camicia, pantaloni, scarpe e calzini rigorosamente neri. Tutto minimalista sul palco dello spettacolo teatrale 'Urge' di e con Alessandro Bergonzoni tranne, ovviamente, i suoi ferri del mestiere mai arrugginiti: le parole. Eccole materializzarsi davanti ai nostri occhi attraverso capriole di senso e associazioni fantastiche. (...) Forse solo tra molti, moltissimi anni ci si renderà conto di quanto siamo stati fortunati ad avere con noi Bergonzoni. Per chi vuole bruciare i tempi, urge vedere 'Urge' al cinema." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 4 marzo 2016)

"Verissimo, è teatro più che cinema. Però si ride dall'inizio alla fine con le strepitose invenzioni lessicali di Alessandro Bergonzoni, acuto e beffardo funambolo della parola. (...) Di certo è merce esclusiva per palati fini, vietatissima ai divoratori di popcorn." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 10 marzo 2016)