UNA VITA AL ROVESCIO

LE MONDE A' L'ENVERS

SVIZZERA 1998
Il film narra la storia immaginaria di Anna Bruneau, una donna vissuta nel 18° secolo in Bretagna che indossava abiti maschili. Da bambina Anna assiste all'uccisione di un gallo che, si dice, avesse appena deposto un uovo. Anni dopo la giovane subisce una profonda umiliazione: il suo fidanzato Yann non si presenta alle nozze ed evita di farsi trovare. Sconvolta, Anna lascia il villaggio con addosso gli abiti dell'ex fidanzato e, ignorando che lui è caduto, ubriaco, in un burrone, si finge un uomo e fa le prime esperienze nel lavoro e nella vita privata. Nel frattempo Yann torna e venendo a sapere che Anna ha solcato il mare, decide di mettersi in cammino, verso Marsiglia, alla ricerca del suo amore.
SCHEDA FILM

Regia: Rolando Colla

Attori: Yann Collette - Doc, Blandine Metayer - Signora Munier, Eric Forterre - Signor Munier, Celia Granier-Deferre - Catherine, Adrien De Van - Serge, Teco Celio - Ufficiale Di Polizia, Markus Amrein - Bertrand, Benoit Le Pecq - Floch, Hanspeter Bramman - Secondo, Patrice Melennec - Oste, Philippe Vieux - Gilles, Loulou - Lucie, Denis Lavant - Yann Kerebel, Sara Capretti - Magali, Roschdy Zem - Nasser, Paolo Maria Scalondro - Jean Pierre, Jean Claude Grenier - Capitano Del Vascello, Elsa Pasquier - Arlette, Philippe Nahon - Padre Di Anna, Geneviève Mnich - Madre Di Anna, Adeline Chetail - Anna Bambina, Elizabeth Kaza - Madre Di Yann, Fred Personne - Parroco, Julien Chavrial - Jacques, Laurence Cote - Anna Bruneau, Beppe Chierici - Vecchio

Soggetto: Rolando Colla

Sceneggiatura: Hansjorg Schertenleib, Jean Jourdheuil, Elena Pedrazzoli, Rolando Colla, Gianluigi Toccafondo

Fotografia: Peter Indergand

Musiche: Alex Kirschner

Montaggio: Rolando Colla, Cecile Wehrli

Scenografia: Andi Schrämli

Costumi: Daniela Verdenelli

Durata: 100

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: PEACOCK (ZURIGO) - GAIA FILM (PARIGI) - FANDANGO (ROMA)

Distribuzione: FANDANGO

NOTE
SCENEGGIATURA VINCITRICE DEL PREMIO SOLINAS 1997.
PRESENTATO NEL 1998 AL 51° FESTIVAL INTARNAZIONALE DI LOCARNO.
SEQUENZE ANIMATE: GIANLUIGI TOCCAFONDO.
CRITICA
Dalle note di regia: "Una vita alla roverscia" è un film sulla felicità che si fa trovare solo ai margini, da chi ha osato scegliere la strada dell'indipendenza e del rischio. In questo senso il film è l'espressione di ciò che da sempre anima l'umanità: la speranza in una vita migliore, nella felicità futura, l'attaccamento a un'utopia. Per quanto attiene al tema, mi sono rifatto a una serie di libri che, con approcci ogni volta diversi, raccontano la storia di alcune donne vissute tra il 16° e il 19° secolo fingendosi uomini."