Una lunga domenica di passioni

Un long dimanche de fiançailles

Audrey Tautou va alla guerra. In un film affascinante e un po' furbo firmato Jean-Pierre Jeunet

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FRANCIA 2004
Francia, 1919. Mathilde, una ragazza di 19 anni rimasta claudicante in seguito alla poliomielite, ha perso in guerra il suo fidanzato Manech, partito due anni prima per il fronte e destinato ad andare a combattere sulla Somma. La ragazza è convinta che lui sia ancora vivo nonostante le informazioni avute da un sergente che ha conosciuto Manech, che le confida di aver assistito alla fucilazione del soldato e di altri quattro commilitoni presso Bingo Crepuscolo. I cinque infatti erano stati condannati a morte dalla corte marziale per essersi automutilati allo scopo di lasciare il fronte. Tra incertezze e false speranze Mathilde inizia una disperata ricerca per scoprire le sorti di Manech e dei suoi sfortunati compagni...
SCHEDA FILM

Regia: Jean-Pierre Jeunet

Attori: Audrey Tautou - Mathilde, Gaspard Ulliel - Manech, Dominique Pinon - Sylvain, Chantal Neuwirth - Benedicte, Dominique Bettenfeld - Angelo Bassignano, Clovis Cornillac - Benôit Nôtre-Dame, Jérôme Kircher - Bastoche, Jean-Pierre Darroussin - Benjamin Gordes, André Dussollier - Rouvières, Ticky Holgado - Germain Pire, Albert Dupontel - Celestin Poux, Jean-Paul Rouve - Postino, Tchéky Karyo - Capitano Favourier, Denis Lavant - Six-Soux, Michel Vuillermoz - L'Il Louis, Marion Cotillard - Tina Lombardi, Jodie Foster - Elodie Gordes, Julie Depardieu - Veronique Passavant, Jean-Pierre Becker - Tenente Esperanza, Michel Robin - Vecchio sul campo di battaglia, Jean-Claude Dreyfus - Comandante Lavrouye, Solene Le Pechon - Mathilde a 10 anni, Xavier Maly - Amico di Chardolot, Tony Gaultier - Becchino, Philippe Maymat - Soldato, Marcel Philippot - Borghese, Virgil Leclaire - Manech a 13 anni, Jean-Claude Lecoq - Artigliere tedesco, Marc Faure - Direttore della prigione, Gilles Masson - Ufficiale assassinato, Myriam Roustan - Prostituta al Caffè, Maud Rayer - Sig.ra Desrochelles, Gerald Weingand - Soldato, Christian Pereira - Ufficiale Archivi, Luc Sonzogni - Soldato, Xavier Berlioz - Inserviente, Anais Durand - Helene Pire, Michel Chalmeau - Sacerdote, Jean-Gilles Barbier - Sergente, Rufus - Bretone, Eric Fraticelli - Corso, Frédérique Bel - Prostituta, Alexandre Caumartin - Barelliere, Eric Defosse - Barelliere, Jean-Philippe Beche - Georges Cornu, Bouli Lanners - Chardolot, Philippe Duquesne - Favart, Stephane Butet - Philippot, François Levantal - Thouvenel, Arnaud Klein - Soldato, Clotilde Courau, Urbain Cancelier - Prete, Mick Gondouin - Soldato, Thierry Gibault - Tenente Estrangin, Sandrine Rigaud - Mariette Notre-Dame, Rodolphe Pauly - Jean Desrochelles, Till Bahlmann - Prigioniero Tedesco, Louis-Marie Audubert - Becchina, Elina Löwensohn - Tedesca, Marc Robert - Soldato, Pierre Heitz - Soldato, Eric Debrosse - Soldato, Frankie Pain - Madam, Pascale Lievyn - Borghese, Esther Sironneau - Infermiera, Stephanie Gesnel - Prostituta, Philippe Beautier - Giullare sul treno, Gaspar Claus - Tedesco pugnalato

Soggetto: Sébastien Japrisot

Sceneggiatura: Guillaume Laurant, Jean-Pierre Jeunet

Fotografia: Bruno Delbonnel

Musiche: Angelo Badalamenti

Montaggio: Hervé Schneid

Scenografia: Aline Bonetto

Costumi: Madeline Fontaine, Catherine Boisgontier, Marie Bramsen

Effetti: Yves Domenjoud, Éclair Numérique, Duboi, Olivier Gleyze, Les Versaillais

Altri titoli:

A Very Long Engagement

Durata: 133

Colore: C

Genere: DRAMMATICO GIALLO ROMANTICO GUERRA

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNOVISION

Tratto da: Romanzo omonimo di Sébastien Japrisot

Produzione: FRANCIS BOESPFLUG PER 2003 PRODUCTIONS, TF1 FILMS PRODUCTION, TAPIOCA FILMS, WARNER BROS., CANAL+

Distribuzione: WARNER BROS. ITALIA (2005)

Data uscita: 2005-02-11

NOTE
- DUE CANDIDATURE AGLI OSCAR 2005: MIGLIORE FOTOGRAFIA (BRUNO DELBONNEL) E MIGLIORE SCENOGRAFIA (ALINE BONETTO).
CRITICA
"La protagonista di 'Una lunga domenica di passioni' si chiama Mathilde come la passionale amante del capolavoro di Truffaut 'La signora della porta accanto', ma zoppica come la signora Jouve, il personaggio narrante dello stesso film. Non è l'unica citazione-omaggio del film di Jean-Pierre Jeunet, il regista francese baciato dal successo mondiale de 'Il favoloso mondo di Amélie' che ha imposto la fragile, dolce e infantile bellezza di Audrey Tautou. Jeunet ha costruito un'altra storia su misura per lei impregnandola di riferimenti cinematografici, letterari, figurativi tra i quali l'attrice si muove con leggerezza e ostinazione." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 14 febbraio 2005)