Un eroe piccolo piccolo

Jack the Bear

USA 1993
John Leary - irriverente conduttore di un'emissione televisiva di serie B che trasmette film horror nella fascia oraria notturna - occupa ad Okland una grande casa che si evidenzia per il contrasto tra le atmosfere seriose e un po' sinistre dell'architettura in stile gotico, con il rosa della tinteggiatura esterna. Avendo prematuramente perso la moglie, John cresce da solo i due figli maschi: il piccolo Dylan, di tre anni, ed il dodicenne Jack, conosciuto in famiglia come "Jack l'orso".
SCHEDA FILM

Regia: Marshall Herskovitz

Attori: Reese Witherspoon - Karen Morris, Sarah Bork - Diplomando, Charles Dugan - Sig. Strick, Erica Yohn - Nonna Glickes, Dena Goodmanson - Diplomando, Justin Mosley Spink - Dexter Mitchell, Miko Hughes - Dylan Leary, Cliff Bemis - Detective Marker, Stefan Gierasch - Nonno Glickes, Lee Garlington - Signora Festinger, Sam Freed - Signor Morris, Art LaFleur - Sig. Festinger, Marion Dugan - Sig.Ra Strick, Danny DeVito - John Leary, Vonna Bowen - Infermiera, Christy Botkin - Maestra Scuola, Jahary Bennett - Michael, Carl Gabariel Yorke - Gordon Layton, Bert Remsen - Sig. Mitchell, Paul S. Wilson - Operaio, Lorinne Vozoff - Signora Mitchell, Douglas Tolbert - Ray, Robert J. Steinmiller Jr. - Jack Leary, Gary Sinise - Norman Strick, Christopher Lawford - Vince Buccini, Kevin McDermott - Poliziotto, Steven McCall - Tecnico Di Studio, Andrea Marcovicci - Elizabeth Leary, Dorothy Lyman - Signora Morris, Julia Louis-Dreyfus - Peggy Etinger, Donovan - Diplomando, Troy Slaten - Edward Festinger, Rob Dunn - Operaio Edile, Lillian Hightower Domio - Signora Sampson

Soggetto: Dan McCall

Sceneggiatura: Steven Zaillian

Fotografia: Fred Murphy

Musiche: James Horner

Montaggio: Steven Rosenblum

Scenografia: Lilly Kilvert

Durata: 99

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI

Tratto da: Tratto dal romanzo "Jack the Bear" di Dan McCall

Produzione: BRUCE GILBERT

Distribuzione: TWENTIETH CENTURY FOX (1993) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT

NOTE
REVISIONE MINISTERO MAGGIO 1993.
CRITICA
La commediola, infarcita di buoni sentimenti, radiografia di una tipica famiglia all'americana, si diverte a richiamare in servizio gli anni '70, anche con la propaganda elettorale, e dipinge lo spaventoso ricentro in De Vito, che non ha alcuna difficoltà a fare il mostro. Peccato che il regista scelga la scorciatoia della retorica. Andrebbe multato per la velocità con cui cambia nel finale il registro, terminando in odor di sceneggiata. (Il Corriere della Sera, Maurizio Porro, 29/05/93)