Uccidete il padrino

The Devil's 8

USA 1969
Approfittando della confusione creata da una lite preordinata, sei galeotti condannati all'ergastolo fuggono di prigione e vengono raccolti da un elicottero guidato da Fassio, un agente dell'F.B.I. incaricato di sgominare Tony Longo, un mafioso che gestisce un florido commercio clandestino di droga. Fassio, che ha scelto con cura gli uomini di cui intende servirsi, punta soprattutto sulla presenza tra questi di Frank, ex socio di Longo che intende vendicarsi della propria cattura e della morte del fratello. Dopo aver addestrato accuratamente i suoi uomini e aver promesso loro la libertà quale compenso per la pericolosa impresa, Fassio inizia un sistematico attacco ai convogli carichi di droga. Tony, messo in cattive acque, finge di accettare la banda rivale come protettrice, dietro il compenso di un 25 per cento sugli affari; affida a Frank una missione e nel contempo denuncia il convoglio alla polizia. Giocando a carte scoperte, Fassio attacca frontalmente il covo ormai individuato: alcuni uomini muoiono, ma la vittoria arride al poliziotto e ai suoi galeotti.
SCHEDA FILM

Regia: Burt Topper

Attori: Christopher George - Ray Faulkner, Fabian - Sonny, Tom Nardini - Billy Joe, Leslie Parrish - Cissy, Ross Hagen - Frank Davis, Cliff Osmond - Bubba, Larry Bishop - Chandler, Robert DoQui - Henry Reed, Ron Rifkin - Stewart Martin, Marjorie Dayne - Hailie, Lada Edmund Jr. - Inez, Ralph Meeker - Burl, Roy Thiel - Guardia, Joe Turkel - Sam, R.L. Armstrong - Charley, Baynes Barron - Capo servizio

Soggetto: Larry Gordon

Sceneggiatura: James Gordon White, Willard Huyck, John Milius

Fotografia: Richard C. Glouner

Musiche: Mike Curb, Michael Lloyd

Montaggio: Fred R. Feitshans Jr.

Scenografia: Frank Paul Sylos

Effetti: Roger George

Durata: 97

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, EASTMANCOLOR

Produzione: AMERICAN INTERNATIONAL PICTURE

Distribuzione: REGIONALE (1973)

CRITICA
"Il film è un'ibrida mescolanza tra le scontate imprese della mezza dozzina di 'eroiche carogne' e quelle, di moda, di boss e padrini. Per conseguenza, una metà della narrazione è dedicata alla fuga truccata degli ergastolani e al loro mirabolante addestramento: l'altra metà è spesa nel riuscito assalto al centro della droga." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 78, 1975)