Two Sisters

Janghwa, Hongryeon

COREA DEL SUD 2004
Due sorelle, Soo-mi e Soo-Yeon, dopo un periodo trascorso in una clinica per malattie mentali, vengono riportate a casa. Qui però devono fare i conti con la nuova matrigna, una donna disturbata e crudele, e con una forza soprannaturale che le costringe a rivivere il loro oscuro passato...
SCHEDA FILM

Regia: Kim Jee-woon

Attori: Lim Su-jeong - Soo-Mi Bae, Rosa, Mun Geun-Yeong - Soo-Yeon Bae , Loto, Kim Kap-Su - Moo-Hyeon Bae, padre, Yum Jung-Ah - Eun-Joo

Sceneggiatura: Kim Jee-woon

Fotografia: Lee Mo-Gae

Musiche: Lee Byung-woo

Montaggio: Lee Hyeon-Mi

Scenografia: Jo Geun-Hyeon

Altri titoli:

A Tale of Two Sisters

Durata: 115

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: ispirato alla fiaba coreana "Janghwa Heungryeonjeon"

Produzione: MASULPIRI FILMS

Distribuzione: MEDUSA (2004)

Data uscita: 2004-08-27

CRITICA
"Uno dei luoghi cinematograficamente più interessanti e stimolanti è oggi la Corea. Dal sud del Paese arriva questo affascinante 'Two Sisters' di Kim Jee-Woon, autore di alcuni cult movies orientali non editi in Italia ma campioni d'incasso in patria. (...) Un racconto di orrori consci e inconsci che il cinema coreano ha già adattato cinque volte, tenendo presente il fascino ambiguo del Male. E come accadde per 'The Ring', anche la storia di 'Two Sisters' è stata acquistata dalla Dreamworks per un prossimo remake americano." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 25 agosto 2004)

"Implacabile, 'Two sisters' lavora i nervi dello spettatore instaurando un'atmosfera malsana e perfida, dove i languori, le pause calcolate e gli incidenti insignificanti sono più difficili, a reggersi, di qualsiasi epifania mostruosa. Qui e là il film incespica in pasticcetti di sceneggiatura: forse, ricorre un po' troppo largamente al repertorio dei precedenti: gli incubi di 'The Ring', la sceneggiatura a cassetti sul genere di 'Il sesto senso', e chi è più cinefilo più ne metta. Però il sadismo che pervade le immagini è tutto orientale e le interpretazioni travalicano largamente la routine del genere." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 17 settembre 2004)

"'Two Sisters', del coreano Kim Jee-Woon, è un thriller che spaventa. Ma lo fa senza pistole, inseguimenti, maniaci e minacce di omicidio. Non servono: la morte aleggia per tutto il film. Anzi: insegue i personaggi. Ci sono un suicidio e un sacco che trasuda sangue perché potrebbe contenere il corpo di una ragazzina. Eppure, ci si spaventa di più durante i lunghi silenzi. E se in 'Star Wars' le spade laser si sollevano per separare il bene dal male, in 'Two Sisters' la differenza fra inferno e paradiso è nei piccoli, decisivi cambiamenti di espressione dei quattro bravissimi protagonisti. Come in 'The Others' di Alejandro Amenabar, quando il sangue scorre ci si chiede: è vero? È una visione? Potrebbe trattarsi di una paura? O di una premonizione? Tutto può essere, tutto è relativo. Perché, come ci ricorda questo film, il vero nemico siamo noi stessi." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 27 agosto 2004)